Espulso Mohamed, ragazzo egiziano che aveva protestato davanti al consolato

L.M. - 18 Novembre 2010
A riportarlo al Cairo è un volo della “Egyptair”, nonostante il tentativo di alcuni manifestanti. Massarotto (Naga): “Le autorità hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”
di Redattore Sociale

MILANO. Mohamed, il ragazzo egiziano che da lunedì si trovava nel Cie di via Corelli di Milano dopo la protesta sotto il consolato egiziano, è stato espulso oggi. A riportarlo al Cairo, un volo della “Egyptair” fissato per le ore 14.05 di oggi dall’aeroporto di Malpensa. “Stanno applicando una procedura speciale per colpire questo ragazzo – denuncia Umberto Gobbi dell’associazione Diritti per tutti di Brescia – è un’odiosa rappresaglia”. Gli avvocati di Mohamed infatti non hanno avuto il tempo di presentare il ricorso contro l’espulsione.

Da Brescia e da Milano sono partiti alcuni manifestanti che vogliono raggiungere l’aeroporto di Malpensa per cercare di fermare l’espulsione di “Mimmo”, così era conosciuto il giovane egiziano. Era stato fermato lunedì, mentre cercava di evitare l’espulsione, poi avvenuta, di altri nove cittadini egiziani fermati dopo i tafferugli avvenuti a Brescia, sotto la gru.

“Le autorità non hanno seguito le procedure. O meglio: hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”, commenta l’avvocato Pietro Massarotto, presidente del Naga. Il provvedimento di espulsione era stato adottato il 15 novembre e solo ieri, in tarda serata, c’era stata la convalida. “Mi ero dato la giornata di domani come termine per presentare ricorso al Tar e alla corte europea per i diritti umani – aggiunge Massarotto – ma era impossibile farlo in 24 ore”.