Rivolta al Cie di Milano

L.M. - 12 Dicembre 2010
Rivolta notturna al CIE di via Corelli a Milano
di Macerie

Verso l’1.30 della notte tra l’ 11 e il 12 dicembre scoppia una rivolta nel Cie di via Corelli a Milano. La polizia entra subito dentro le gabbie per tentare di sedare i rivoltosi a colpi di maganello. Alle 2.20 i compagni accorsi sotto il Cie battono contro le sbarre per farsi sentire all’interno, e vedono due ambulanze entrare nel lager.
Mentre da dentro giungono notizie di pestaggi furiosi, all’ingresso poliziotti e crocerossini negano ogni cosa. Arrivano altre tre ambulanze, e il personale di una di queste si lascia scappare che «la situazione all’interno è molto critica», ma che per il momento non hanno ancora portato via nessuno dei feriti. Gli agenti della Digos invece continuano a sostenere che le ambulanze presenti sono lì per «un malore improvviso» all’interno del Cie.

Verso le 4 di notte i contatti con l’interno vengono bruscamente interrotti, ma i solidali riescono ugualmente a capire che i rivoltosi feriti sono stati portati in due ospedali di Milano, il Santa Rita e il San Raffaele, e sono messi parecchio male. Fuori dai due ospedali ci formano due gruppi di compagni che cercano di avere informazioni, e sembra che una volta terminati gli accertamenti la polizia sia intenzionata a riportarli dentro al Cie. Mentre attendono di capire quale sarà il destino dei feriti, verso le 5 di mattina i solidali riescono nuovamente a mettersi in contatto con i reclusi, che raccontano come la polizia sia appena entrata in una camera e abbia ripreso a massacrare e terrorizzare. Pare anche che nella settimana appena trascorsa altri reclusi siano stati portati in ospedale, in seguito ad atti di autolesionismo o a pestaggi da parte della polizia.

Aggiornamento – ore 12.00. Arrivano i primi dispacci della Questura sui fatti di questa notte. A quanto pare la rivolta è stata preceduta da un tentativo di fuga, bloccato sul nascere dalla polizia. I rivoltosi ricoverati in ospedale – cinque – sono stati tutti dimessi durante la notte. Sembra inoltre che i danneggiamenti, avvenuti in tre sezioni del Centro, siano di una certa importanza: l’impianto di riscaldamento è fuori uso, e diverse porte sono state sfondate. Probabile infine che scattino diverse denunce per i rivoltosi.

Aggiornamento – ore 16.00. La maggior parte delle persone ferite pesantemente durante la rivolta sono state portate via dal Centro. Dentro ne rimangono soltanto due, ingessate. Non si sa ancora se si tratta di un trasferimento o di un arresto.

Aggiornamento – ore 18.00. I reclusi portati via da via Corelli sono otto, e sono stati trasferiti in altri Centri. Nel frattempo, come sempre accade dopo una rivolta a Milano, il vicesindaco De Corato ha preso il telefono e ha dettato un lancio di agenzia: «Siamo alla sesta protesta nel Cie di via Corelli dall’inizio dell’anno, l’ultima aveva avuto luogo solo tre settimane fa. E ogni volta si registrano agenti feriti e danneggiamenti alla struttura, a causa dei quali decine e decine di posti diventano inagibili. Una situazione d’emergenza che rischia il collasso perché, di questo passo, i circa 80 posti disponibili, comunque insufficienti, saranno sempre meno».