Lampedusa, museo delle migrazioni: tra polemiche, entusiasmo e un appello (video)

L.M. - 13 Febbraio 2011
Pubblichiamo la video-intervista all’associazione Askavusa. Che sta realizzando un museo dell’immigrazione a Lampedusa. Ed è alla ricerca di traduttori per tradurre le lettere dei migranti ritrovate nelle imbarcazioni dei migranti.
Quale luogo più appropriato per un Museo dell’immigrazione, se non Lampedusa? Nessuno, almeno in Italia. Eppure i problemi non mancano all’associazione che lo sta realizzando, Askavusa. Primo tra tutti: un incendio, di cui ancora non si conoscono i mandanti. Secondo: l’amministrazione comunale.
Il museo doveva essere realizzato con i reperti ritrovati nella cosiddetta “discarica” dell’isola, ovvero il luogo dove si ammassano le piccole imbarcazioni dei migranti sbarcati. L’associazione aveva richiesto di acquisire le barche, le lettere, le scarpe e gli oggetti ritrovati. Ma l’amministrazione comunale, invece di andare incontro alla richiesta, ha cercato di appropriarsi del progetto, senza coinvolgere i loro ideatori.
Pubblichiamo l’intervista al portavoce dell’associazione. E, con preghiera di diffusione, riportiamo il loro appello. «Ad oggi, abbiamo allestito nella nostra sede a Lampedusa un piccolo museo, ma vogliamo realizzare qualcosa di più importante. La cosa che oggi noi chiediamo è un aiuto per la traduzione delle lettere dei migranti, che siamo riusciti a trovare e conservare. A chi fosse interessato possiamo mandare le scansioni delle lettere via mail».