Razzismo. Unar: 776 istruttorie nel 2010, il doppio dell’anno precedente

L.M. - 3 Marzo 2011
Monnanni (Unar): “I primi 2 mesi di quest’anno rivelano un +35% rispetto allo stesso periodo del 2010.
di Redattore Sociale


DISCRIMINAZIONE. “Nel 2010 abbiamo gestito 776 istruttorie, esattamente il doppio rispetto al 2009. E i primi due mesi di quest’anno rivelano un trend del +35% rispetto allo stesso periodo del 2010.

I dati, tuttavia, non vogliono evidenziare un aumento della discriminazione, ma il fatto che ci stiamo attrezzando per far emergere i fenomeni di razzismo sommersi”. Lo ha evidenziato Massimiliano Monnanni, direttore dell’Ufficio nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (Unar), aprendo stamani la Conferenza internazionale sulle reti integrate per la prevenzione e rimozione delle discriminazioni, in corso oggi e domani alla Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La Conferenza apre ufficialmente la Settimana d’azione contro il razzismo, durante la quale – ha annunciato Monnanni – “si svolgeranno un centinaio le iniziative in tutta Italia”, di concerto con regioni, enti locali e associazioni, di cui una ventina promosse – è la novità di quest’anno – con le organizzazioni sindacali. Domani, nel corso dei lavori, saranno presentati i dati del Rapporto statistico Unar sul 2010, insieme al lancio della campagna di comunicazione contro la discriminazione delle donne straniere.
“Dal luglio 2009 a oggi abbiamo aumentato la presa in carico dei casi e il monitoraggio dei fenomeni – ha riferito Monnanni -. In questo anno e mezzo abbiamo compiuto un ribaltamento dell’impostazione dell’Unar: aveva una logica centralistica, noi abbiamo iniziato a dialogare con le regioni, con buoni risultati dal punto di vista dell’ascolto e dell’intervento”. Inoltre l’Ufficio “si è riposizionato con associazioni, ong, sindacati, realtà datoriali, avviando strumenti operativi di dialogo” e una maggiore capillarità sul territorio.
Ancora, il call center “tradizionale è stato trasformato in un contact center: nel 2010 un caso su 5 di discriminazione ci è stato segnalato tramite il nostro sito, consentendo quindi un’accessibilità più ampia del servizio”. Un’altra novità: “Dal 2010 abbiamo cominciato a trattare casi legati alla disabilità, fattori di genere ed età, quindi non solo relativi alla discriminazione in merito alla razza o alla religione: casi che finora non avevano trovato nessun interlocutore istituzionale”. In cantiere, l’Unar ha “l’ambizione di coprire entro il 2012 la metà del territorio nazionale con reti territoriali: quindi implementare ulteriormente i rapporti con gli enti locali”.