Migranti, ecco il quadro dell’accoglienza da nord a sud

L.M. - 27 Aprile 2011
I migranti ospitati a Mineo sono quasi 2 mila, 1300 a Manduria, oltre 600 a Civitavecchia, circa 1200 a Isola Capo Rizzuto. Ma si moltiplicano anche i centri di “piccolo taglio”: attive Cri e Caritas. Dopo i trasferimenti, torna la calma a Lampedusa
di Redattore Sociale

ATTALITA’. Quasi duemila migranti ospitati a Mineo (Catania), circa 1300 sistemati nel campo di Manduria (Taranto), oltre 600 nel centro di Civitavecchia (Roma). Sono questi i numeri, aggiornati alle ultime ore, della presenza dei migranti giunti in Italia con gli ultimi flussi migratori dal Nordafrica e ora alloggiati in numerosi centri del territorio nazionale.

Si tratta di tendopoli, di veri e propri centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e di centri per migranti il cui status deve ancora essere riconosciuto (è il caso di Mineo). Nella quasi totalità di essi opera – a vario titolo – la Croce rossa italiana, in collaborazione con enti gestori e organizzazioni non governative. Ecco un quadro della situazione, tenendo conto che a questi vanno perlomeno aggiunti quelli inseriti nel sistema di accoglienza della Caritas, che ha accolto circa 600 migranti provenienti da Lampedusa in circa un centinaio di diocesi dove sono stati attivati 3.300 posti.

MINEO – Il contingente più numeroso di migranti è senza dubbio quello di Mineo, dove al “Villaggio della solidarietà” gestito dalla Cri sono ospitati 1882 migranti di differenti nazionalità e 62 minori. Non si tratta solo di migranti arrivati a Lampedusa nelle ultime settimane, ma anche di richiedenti asilo o rifugiati già da tempo presenti in Italia e che qui sono stati trasferiti da altri centri italiani. Per tutti sono attivi servizi di assistenza sanitaria, distribuzione pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico. Ogni giorno presso il campo – fa sapere la Croce rossa – vengono preparati e distribuiti circa 4000 pasti tra colazioni, pranzi e cene per i migranti e per il personale in servizio. Nel centro è presente un ambulatorio sanitario, operativo h24, presso il quale vengono effettuate in media 200 prestazioni sanitarie al giorno. Sono 124 gli operatori della Cri impegnati nei servizi di accoglienza, sono operativi anche 12 automezzi tra cui due ambulanze. La Croce rossa fa sapere che “sono attive numerose attività di carattere socio assistenziale” e un “supporto psico-sociale”, mentre operatori dell’Unhcr e dell’Oim forniscono agli ospiti informazioni di natura legale e sono in corso, “con successo” lezioni di lingua italiana. Numerose le attività ricreative e sportive per adulti e bambini: basket, pallavolo, partite di calcio, corsa nei sacchi. Per i più piccoli, la Cri ha aperto una ludoteca; per chi vuole pregare è stata allestita un’apposita area sotto una tenda pneumatica.
MANDURIA – Nella tendopoli di Manduria, in provincia di Taranto, i migranti ospitati sono 1259: la gestione è affidata al consorzio Connecting People con l’assistenza sanitaria fornita dalla Croce rossa. Nei giorni scorsi sono stati consegnati circa 250 permessi di soggiorno temporaneo. La tendenza è quella di svuotare il campo e di evitare nuovi arrivi: la tendopoli era infatti pensata come pura soluzione di emergenza e la situazione attuale appare comunque nettamente migliore rispetto alle settimane passate.
CIVITAVECCHIA – All’interno dell’ex caserma De Carolis di Civitavecchia ci sono 620 migranti: al suo interno la Croce rossa gestisce un’infermeria da campo operativa 24ore al giorno con 25 volontari, mentre in collaborazione con l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia si stanno portando avanti accertamenti sanitari di routine con somministrazione di terapie e fornitura di cure odontoiatriche a bordo dell’odontoambulanza Cri.
LAMPEDUSA – La situazione sull’isola è in continua evoluzione: dopo lo sbarco di 227 persone (fra cui 34 donne e 8 minori) di venerdì scorso, si è dovuto aspettare la giornata di ieri per un ulteriore sbarco, peraltro uno dei più numerosi dall’inizio dell’emergenza, con circa 760 migranti partiti dalla Libia. La nave “Flaminia” ha imbarcato nel corso della notte scorsa la quasi totalità di questi migranti: destinazione Bari e Crotone, da dove verranno spostati nelle strutture allestite per i richiedenti asilo. Sull’isola al momento restano alcune decine di tunisini, destinati ad essere rimpatriati sulla base dell’accordo stipulato dal governo italiano con quello tunisino.
ISOLA CAPO RIZZUTO – Il Centro di Accoglienza/Cara di S.Anna di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, ospita circa 1500 migranti, in maggioranza uomini ma con un buon numero di donne (circa 250) e di minori (quasi un centinaio). Si tratta di tunisini, ma anche di eritrei, afgani e pachistani, dal momento che numerosi ospiti presenti non sono arrivati al Cara con gli ultimi flussi migratori ma sono presenti in Italia già da tempo. Il centro è gestito dalle Misericordie. Prima del trasferimento che si sta realizzando in queste ore, il precedente arrivo era stato organizzato venerdì scorso, con un ponte aereo da Lampedusa e l’arrivo di 50 migranti, fra cui 22 donne e una bambina.
GLI ALTRI CENTRI – Per l’accoglienza dei nuovi arrivati, la Croce rossa ha aperto il centro di Settimo Torinese, in Piemonte, con l’arrivo sabato scorso di circa 50 migranti provenienti da altre strutture d’accoglienza e quello di altri 50 compiuto nella giornata di ieri. Duecento tunisini sono stati poi accolti al Centro Polifunzionale d’emergenza della Cri del parco Nord di Milano: provenienti dalla Campania, sono stati – dopo un pasto e una prima assistenza sanitaria – trasferiti presso centri di accoglienza situati nelle province lombarde. Tornando al sud, in Basilicata la Croce rossa gestisce il campo di accoglienza a Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza: 510 migranti assistiti da 58 operatori e volontari impegnati in assistenza sanitaria e umanitaria, accoglienza, distribuzione di pasti, supporto logistico, ricongiungimento familiare e distribuzione di generi di prima necessità come kit igienici. In Campania la Cri coordina poi il Campo di accoglienza allestito a Santa Maria Capua Vetere (Caserta): nel fine settimana, dopo la consegna dei permessi temporanei di soggiorno agli ospiti, il centro si era sostanzialmente svuotato, fino all’arrivo – lunedì scorso – di 220 nuovi ospiti di nazionalità nordafricana. Nel centro lavorano 40 operatori Cri. Un Centro di accoglienza temporaneo con 150 posti c’è anche a Ventimiglia, nell’ex caserma di Vigili del Fuoco. Alcune decine di migranti sono poi ospitati nelle strutture “Torretta” e “San Rossore” in provincia di Pisa, gestite dalla Croce rossa come appartenente alla Consulta regionale del volontariato.