Un candidato della Fiamma Tricolore propone di bruciare gli immigrati

L.M. - 28 Aprile 2011
Polemica a Rovigo tra il Pd e un esponente della Fiamma Tricolore che su Facebook, secondo quanto denuncia il centrosinistra, propone di “bruciare gli immigrati”
di Dire

ROVIGO. Polemica a Rovigo tra il Pd e un esponente della Fiamma Tricolore che su Facebook, secondo quanto denuncia il centrosinistra, propone di “bruciare gli immigrati”.

Tramite il social network, sulla pagina del quotidiano locale la ‘Voce di Rovigo’, e’ infatti intervenuto per commentare la vicenda di uno stupro avvenuto nel luglio dello scorso anno, vittima una 33enne di Badia Polesine, per il quale risulta indagato un tunisino ora irreperibile. L’esponente, autore delle frasi incriminate, e’ Riccardo Onofri, uno dei candidati delle liste che supportano il candidato sindaco del centrodestra Bruno Piva. Onofri inzia subito scrivendo: “È meglio che gli Islamici inizino a pregare il loro Allah… Perche’ se vince il centrodestra a Rovigo… Inizio a portar via l’immondizia… FIAMMA TRICOLORE…”. È iniziato quindi un botta e risposta con un altro lettore, con il nick ‘Zio Cesco’ che gli ha chiesto: “E cosa fate di bello? Li infilate nei forni crematori come ai tempi di Benito?”, ha replicato: “No ci siamo evoluti e adesso siamo al passo con i tempi moderni. Ho intenzione di produrre Bio combustibile”. Un modo, secondo il Pd, per insinuare la volonta’ di bruciare gli immigrati. Il partito del centronistra, quindi, Per voce del segretario cittadino Simone Biziato, si dice “sconcertato dalle affermazioni violente, razziste e che ci fanno ricordare il peggior periodo della storia del nostro Paese e dell’Europa intera, fatte da Riccardo Onofri, candidato nella lista Fiamma Tricolore, che sostiene Bruno Piva”.

Ma Onofri e’ andato anche oltre. Alla richiesta ancora di ‘Zio Cesco’ di poter divulgare questo “punto del programma” ha risposto: “Ci mancherebbe…grazie mille. Pero’ questo e’ il mio personale punto del mio programma”.
E ancora: “Zio Cesco, se puoi e non ti crea problemi, potresti farmi sapere cosa ne pensi tu degli Immigrati e come risolveresti il problema immigrazione? (…) Ultima cosa, vorrei sapere se attualmente stai ospitando un clandestino a casa tua”.
Dal canto suo la ‘Voce’, come scrive sulla stessa pagina di Facebook, “prende le distanze dalle posizioni qui espresse da Riccardo Onofri. Lasceremo comunque queste dichiarazioni leggibili trattadosi di un candidato alle prossime amministrative”. Le dichiarazioni incriminate, pero’, vengono tolte, forse per mano dello stesso Onofri: “Noi non siamo stati- spiega all’agenzia Dire Cristiano Draghi, direttore del quotidiano- Ovviamente sono affermazioni gravissime, non c’e’ dubbio. Forse Onofri pensava di parlare su uno spazio privato, ma alla nostra pagina sono iscritti 5.000 amici. Onofri ha infatti ricevuto lo sdegno da parte dei lettori, che hanno avuto una reazione spontanea”. Ogni tanto, continua Draghi “questi social network andrebbero comunque ringraziati visto che fanno capire qual’e’ il vero pensiero delle persone”.
Onofri, una volta capito quanto ha scatenato con le sue dichiarazioni, si e’ quindi recato nella redazione della Voce per “precisare” e non per “smentire” quanto uscito sulla vicenda: ha detto di riferirsi ‘solo’ al tunisino indagato per lo stupro del luglio scorso, di non avercela con tutti gli immigrati ma solo con i clandestini. Il suo partito ha quindi precisato che “nel programma non esiste questo punto e che i cittadini possono stare tranquilli”.
È quindi intervenuta la Procura che d’ufficio ha aperto una inchiesta. È stata acquisita la pagina con le dichiarazioni di Onofri, sono in vista delle denunce. Onofri ha quindi cancellato le sue dichiarazioni dalla pagina della Voce e si e’ tolto anche lui dal social network.