Molteplicittà: un’estate in bus tra cultura e integrazione

L.M. - 25 Giugno 2011
Un bus itinerante che porta spettacoli interculturali in tutta la città dal 2 al 21 di luglio, un ricco calendario di eventi per confronrsi sui nuovi cittadini
di Redattore Sociale
BOLOGNA. Seconda edizione di Molteplicittà, la rassegna ideata da Legacoop e patrocinata da Regione, Provincia e Comune di Bologna sui temi dell’interculturalità e del confronto con i “nuovi italiani”. Il programma prevede un convegno, un workshop, presentazioni di libri e un fitto calendario di spettacoli, organizzati in collaborazione con il Teatro ITC di San Lazzaro, con il Teatro del Pratello e con numerose altre realtà associative presenti sul territorio.

Non a caso, la presentazione si è tenuta in piazza Maggiore all’interno di un autobus trasformato in “teatro bus”, che la compagnia del Teatro dell’Argine, animatrice delle attività del Teatro ITC, utilizzerà per una serie di 30 spettacoli itineranti che, accompagnati da proiezioni, dibattiti e laboratori toccheranno 13 punti della città, principalmente tra periferia e provincia.
La rassegna si apre il 4 luglio con un convegno dal titolo “Cambiare passo”, ospitato in cappella Farnese a Palazzo D’Accursio, che vedrà tra gli altri gli interventi di Emma Bonino e del sindaco Merola. Il tema del convegno sarà il rapporto tra istituzioni, imprese e l’immigrazione, “un fenomeno – ha detto la presidente di Legacoop, Ethel Frassinetti – in grandissima crescita specialmente negli ultimi anni, e le cui caratteristiche sono influenzate anche da avvenimenti molto recenti, come i moti rivoluzionari del Nordafrica”. Il 5 luglio presso la facoltà di Economia si terrà un workshop promosso da Fondazione Unipolis, Fondazione Alma Mater e Unibo (ci sarà anche Redattore Sociale) sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre il 5 e il 12 di luglio la libreria Coop Ambasciatori vedrà la presentazione dei libri di Paolo Borgna e Pino Petruzzelli. “Il fenomeno dell’integrazione e del confronto con i cittadini di origine straniera e con i loro figli, i cosiddetti immigrati di seconda generazione – ha concluso Frassinetti – non può essere affrontato con il cuore, cioè in un’ottica puramente caritatevole, o con la pancia, dando spazio a paure e timori: gli stranieri sono una forza giovane, la loro età media in Italia è di 31 anni: sono una grande risorsa per il nostro paese.” Info: www.molteplicitta.it.