Decreto rimpatri approvato al Senato. Odg di Adamo (Pd) per l'accesso dei giornalisti nei centri per immigrati

L.M. - 3 Agosto 2011
Approvato al Senato il decreto rimpatri. Passano inoltre l’odg di Adamo (Pd) contro la circolare 1305 e l’odg della lega che esige l’impiego della Nato nel controllo dei flussi migratori
di Luigi Riccio
ATTUALITA‘. Il Senato ha approvato ieri 2 agosto il decreto rimpatri voluto dal ministro Roberto Maroni con 151 sì, 129 no e nessun astenuto. A favore hanno votato Pdl, Lega Nord e Coesione Nazionale. Contro Pd, Idv, Udc, Per il Terzo Polo Api-Fli.

Il decreto prevede la possibilità di espulsione immediata per gli immigrati considerati pericolosi, l’allungamento della permanenza nei Cie da sei a diciotto mesi, e modifica il termine entro cui gli immigrati devono lasciare il paese a seguito dell’ordine del questore da cinque a sette giorni. Già approvato alla Camera il 14 luglio, il decreto è adesso legge.
E’ stato inoltre approvato un odg (ordine del giorno, ndr) della senatrice Marilena Adamo (Pd) che “impegna il governo a predisporre ed adottare le misure necessarie a consentire ai giornalisti e agli operatori dell’informazione l’accesso ai centri per immigrati e richiedenti asilo, modificando le regole d’accesso”. E cioè a revocare la circolare 1305 del primo aprile del ministro dell’Interno Maroni che impedisce l’accesso ai Cara (centro d’accoglienza per richiedenti asilo) e ai Cie (centri di identificazione ed espulsione) ai giornalisti, contro cui è nata la campagna LasciateCIEntrare protagonista delle manifestazioni del 25 luglio davanti ai centri per immigrati della penisola.
Altro odg approvato è quello della Lega Nord, che impegna il governo ad esigere dalla Nato il controllo dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa verso l’Europa e a prestare soccorso agli immigrati in difficoltà. In più, al governo è chiesto di varare una norma che preveda fino all’ergastolo per chi si occupa “dell’organizzazione e del trasporto di clandestini” in Italia. Lo scopo dell’odg firmato dai senatori Maraventano, Bricolo, Bodega e Mazzatorta è di “esigere in tutte le competenti sedi internazionali, a partire dal Consiglio dell’Atlantico del Nord, che alle forze aeronavali attualmente impegnate nell’operazione Unified Protector, avviata in nome dell’esigenza di proteggere delle popolazioni civili dalla violenza, siano assegnati compiti anche nel campo della prevenzione dei flussi migratori non controllati diretti dal Maghreb verso l’Europa, che potrebbero nascondere infiltrazioni di organizzazioni criminali e traffici di esseri umani, ed in quello della prestazione dei necessari soccorsi ai natanti che risultassero in difficolta’. Nonche’ ad intervenire, anche con apposito provvedimento normativo, per prevedere l’aumento delle pene, fino all’ergastolo, per chi si occupa dell’organizzazione e del trasporto di clandestini verso il nostro Paese”. Impegno che il senatore Giorgio Tonini (Pd) considera gravissimo e inapplicabile, un documento di “cattiva propaganda”.