Lo sciopero di Nardò

L.M. - 28 Agosto 2011
L’IMMAGINE. I migranti di Nardò (Lecce) hanno incrociato le braccia contro lo sfruttamento del caporalato a fine luglio. Questa è l’immagine che Francesca Cogni ha realizzato per raccontare la protesta (per ingrandirla cliccaci su). All’interno del post, una breve video-storia dello sciopero





(ANSA) – NARDO’ (LECCE), 1 AGO – Per il terzo giorno consecutivo oltre un centinaio di immigrati extracomunitari ospitato nella Masseria Boncuri si e’ rifiutato di andare al lavoro nelle campagne del Salento per la raccolta del pomodoro. Gli immigrati, una parte dei quali lavora in nero, chiedono il rispetto dei contratti ma soprattutto un aumento generalizzato della ”paga’ a cassone che viene loro corrisposta.
(ANSA) – LECCE, 8 AGO – Convocare le aziende entro tre giorni per superare i meccanismi del caporalato con l’uso delle liste di prenotazione; sottrarre ai caporali il trasporto sui campi, che sara’ garantito con risorse destinate da Regione e Provincia al comune di Nardo’; 15 mila euro da parte della Regione che serviranno anche per garantire il servizio di acqua calda e nuove docce nella masseria Boncuri. Sono i principali accordi presi nel corso del ‘tavolo tecnico’ svoltosi nella Provincia di Lecce per risolvere i problemi avanzati dai braccianti extracomunitari culminati nei giorni scorsi nello sciopero.