Donne, immigrati, arte e musica al ViaEmiliaDocFest 2011

L.M. - 27 Settembre 2011

Opere in alta definzione da vedere gratis e votare su www.viaemiliadocfest.tv, il primo festival italiano online del cinema documentario

CINEMA. Trenta titoli selezionati, oltre quaranta ore di cinema documentario in alta definzione da guardare e votare online, due premi e una serie di “eventi offline” da non perdere: sono questi i numeri della seconda edizione di ViaEmiliaDocFest il primo Festival italiano online del cinema documentario, promosso da Pulsemedia in collaborazione con Solares-Fondazione delle Arti, Arci Ucca e con gli Assessorati alla Cultura del Comune di Modena e di Reggio Emilia.
Dal 15 settembre al 15 novembre 2011 il pubblico potrà vedere e votare, previa iscrizione al sito www.viaemiliadocfest.tv i 30 documentari in gara, indicando fino a tre preferenze. Il titolo più votato dagli utenti del portale, sarà il vincitore del “Premio del Pubblico Web 2011” mentre una Giuria qualificata composta da Giuseppe Bertolucci (regista e Presidente Cineteca di Bologna), Lorenzo Hendel (responsabile Doc3 di RAI3), Gregorio Paonessa (Produttore – Vivo Film), Enza Negroni (Presidente DER) e Simone Pinchiorri (cinemaitaliano.info), designerà il vincitore del “Premio della Giuria ViaEmiliaDocFest 2011”.
Passate nei festival o ancora completamente inedite, realizzate da giovani registi emergenti ma anche da artisti già affermati, le 30 opere abbracciano tematiche diverse – dalla condizione femminile all’arte sperimentale – utilizzando anche differenti tecniche di ripresa, a conferma della vocazione del festival a dare voce e luce alle produzioni indipendenti e alle nuove tendenze documentaristiche.
Tra gli altri temi trattati, non mancano momenti di riflessione su argomenti di forte attualità quali l’immigrazione, i diritti umani e l’ambiente. Si va dai profughi palestinesi in fuga da Baghdad di A new day has com di Emiliano Sacchetti al viaggio da “harraga”, clandestino, di Ilyess documentato in 70 fotografie scattate col cellulare poi rimontate in Harraguantanamo di Giulia Bondi e Ilyess ben Chouikha; dai progetti di accoglienza degli immigrati promossi dal sindaco di Riace, Il Paese Dei Bronzi di Vincenzo Caricari alla squadra nazionale di basket in carrozzina under 22 di Con le ruote per terra di Andrea Boretti e Carlo Prevosti; dagli adolescenti della periferia napoletana di Cadenza d’inganno di Leonardo Di Costanzo al postino indiano di Lettere dal deserto di Michela Occhipinti, documentario italiano più premiato nel 2010; dalle tristemente note Case Bianche di Rogoredo, rivestite di amianto, in Le White di Simona Risi al territorio aquilano del post sisma in Ju tarramutu di Paolo Pisanelli.
LE SINOSSI DI TUTTI I FILM IN GARA
1. LETTERE DAL DESERTO ® (Elogio della lentezza): Italia, 2010, 88′, regia di Michela Occhipinti
Un postino cammina attraverso il deserto, la sua vita scorre lenta come la sabbia. E’ l’unico legame tra gli abitanti di villaggi sperduti. La sua vita però è in procinto di cambiare a causa di un piccolo apparecchio tecnologico. Un prezioso elogio alla lentezza ambientato nel deserto del Thar, nell’India del Nord.
2. JU TARRAMUTU: Italia, 2010, 89′, regia di Paolo Pisanelli
L’Aquila del post terremoto come teatro della politica sia nazionale sia internazionale. Le radicali trasformazioni che sta subendo il territorio aquilano, dalla ’sparizione’ dei centri storici, tra abbandoni e demolizioni, all’idea di casa che ha dentro di sé ogni persona.
3. GENTE D’ALPE: Italia, 2010, 42’, regia di Giovanna Poldi Allai, Filippo Lilloni, Sandro Nardi
Gli abitanti dell’Alpe di Succiso, crocevia di vite e destini umani attraverso i secoli. La vita in montagna è dura e dolce: giorno per giorno le difficoltà sono ricompensate dalle soddisfazioni dell’allevare bambini e animali. Al dolore del distacco corrisponde la certezza del ritorno. Uno stile di vita nel rispetto delle leggi naturali, senza filtri ideologici. Con Giovanni Lindo Ferretti.
4. LE WHITE: Italia, 2010, 50’, regia di Simona Risi
Via Carlo Feltrinelli 16, periferia sud est di Milano. Tra la tangenziale Est e un campo di tiro per arcieri, spiccano le “Case bianche” dette “le White” di Rogoredo, case popolari costruite nel 1986. Case bianche perchè bianco è il colore dei pannelli d’amianto di cui sono interamente rivestite. Il film documenta il periodo che trascorre dalla decisione del Comune di bonificare al trasferimento degli abitanti.
5. SUL FIUME: Italia/USA, 2011, 51’, regia di Davide Maldi
È una storia sul fiume Tevere: il racconto di un luogo e del suo ambiente, della sua natura, di chi ancora lo popola e ci lavora vicino. È Il viaggio, di tre amici, che scelgono il fiume della loro città per vivere insieme un momento di distacco dal mondo, alla ricerca dell’ebbrezza infantile, di uno sguardo meravigliato.
6. INDESIDERABILI: Italia, 2010, 52’, regia di Chiara Cremaschi
Una vicenda ignorata e, ancora oggi, dimenticata all’interno della 2° Guerra Mondiale. A partire dal 1939 numerose donne considerate “indesiderabili” per lo stato francese – ladre, prostitute, trafficanti di droga, comuniste e anarchiche – furono deportate e confinate a Rieucros un piccolo paese del sud della Francia. Filo conduttore del documentario il libro autobiografico di Teresa Noce: “Rivoluzionaria professionale”.
7. LES FLEURS À LA FENETRE: Canada, 2010, 50’, regia di Giovanni Princigalli
Nel cuore di Nadège, Amélie e Léonie, tre giovani donne camerunesi con i loro sogni, le loro aspirazioni, la loro voglia di migliorare le proprie condizioni di vita. Viaggio nell’universo sociale ed immaginario dell’Africa contemporanea.
8. HEART-QUAKE: Italia, 2010, 52’, regia di Mark Olexa
Storia di degrado, ignoranza e dolore con al centro una giovane kossavara, madre di 5 figli, che lascia per la prima volta il suo paese quando il più piccolo delle sue creature, affetto dalla sindrome di down e con un grave problema al cuore, viene portato all’ospedale Niguarda di Milano per essere operato. Mentre la madre aspetta sola in un’Italia sconosciuta, il marito dal Kosovo la minaccia obbligandola a ritornare a casa.
9. FOLDER: Italia/Belgio, 2010, 74’, regia di Cosimo Terlizzi
Folder è l’archivio personale dell’autore, al cui interno si trovano i ricordi formati da video, fotografie e contatti di un intero anno. Questo archivio si trasforma in un film capace di raccontare il cammino verso la ricerca di una propria identità, di un luogo di appartenenza, in un mondo ormai precario con un’intera generazione esplosa.
10. CADENZA D’INGANNO: Italia/Francia, 2011, 55’, regia di Leonardo Di Costanzo
Nel 2003, il regista si imbatte in un ragazzo ‘borderline’ di Napoli e decide di filmarne l’esistenza turbolenta. Incontra altri bambini del vicinato, raccoglie i loro sogni e bisogni, a contatto con una realtà sociale estremamente difficile. Un giorno il ragazzo decide di scomparire e il film finisce. Anni dopo, il ragazzo si ripresenta, ne nasce un altro film.
11. VIA APPIA: Italia, 2010, 115’, regia di Paolo De Falco
Tre personaggi reali viaggiano in modi diversi sull’Appia, l’antico tracciato che da Roma arriva a Brindisi. Motivi e desideri diversi li spingono ma la strada li risucchia e li muove progressivamente con il suo potere, offrendogli ancora esperienze forti.
12. MEMORY – FUGHE DALLA DEMOCRAZIA: Italia, 2010, 62’, regia di Alessandro Levratti, Mattia Levratti
Il dopoguerra, i neofascisti, gli esuli partigiani condannati per violenze. Il racconto di un’esperienza resistenziale poco conosciuta e dimenticata dalla storia ufficiale, che vede un gruppo di partigiani che non si accontentarono della liberazione, che non vollero perdonare e furono messi fuorilegge.
13. LA SVOLTA. DONNE CONTRO L’ILVA: Italia, 2010, 60’, regia di Valentina D’Amico
La storia di sei donne che vogliono spezzare il bastone dell’illegalità e dell’impunità che mortifica la propria dignità, uccide i propri mariti e i propri figli, mina la propria salute. Donne che si ribellano, oggi, contro quella che a Taranto e per Taranto è stata sempre considerata una salvezza, da qualche tempo il peggiore dei mali. L’Ilva.
14. SORTINO SOCIAL CLUB: Italia, 2011, 55’, regia di Giusy Buccheri
La storia degli emigranti di Sortino, Sicilia orientale, che hanno costruito una comunità a Melbourne a partire dagli anni ‘30. La maggior parte di quelle persone è andata in Australia per cercare fortuna e da lì non ha più fatto ritorno in Italia. Anche se una parte d’Italia se l’è portata dietro.
15. IL DELIRIO DI UNO STAMPATORE: Italia, 2011, 27’, regia di Luciano Corvaglia
Quindici fotografi, seduti sul gabinetto del laboratorio fotografico dell’autore, raccontano le loro esperienze di camera oscura e il loro rapporto con lo stampatore. Il documentario fa parte di The Darkroom Project la prima rassegna di stampa fotografica da negativo che si è svolta dal 13 al 15 agosto nel convento dei domenicani di Muro Leccese (LE).
16. TEKNO – IL RESPIRO DEL MOSTRO: Italia, 2010, 72’, regia di Andrea Zambelli
L’espansione dell’underground tekno movement nei paesi dell’ex blocco sovietico nei primi anni 2000, quando i sound- system e i travellers decidono di aprire spazi di agibilità verso Est, a seguito dell’inasprirsi delle forme di repressione nei loro confronti e per il progressivo degrado della scena tekno nei paesi dell’Europa occidentale.
17. ATELIER COLLA: Italia, 2011, 49’, regia di Pietro De Tilla, Guglielmo Trupia, Elvio Manuzzi
Il lavoro della Carlo Colla e Figli, una delle compagnie di teatro di figura piu importanti al mondo. All’interno dei loro suggestivi laboratori prende vita un vero e proprio microcosmo e ogni particolare viene colto nella quotidianità lavorativa: dalla progettazione dello spettacolo, alle lezioni con le marionette, alle prove, fino alla rappresentazione del Macbeth al Piccolo Teatro di Milano.
18. VIA IPPOCRATE 45: Italia, 2010, 54’, regia di Alessandro Penta
Milano nord, ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini. La ‘casa dei matti’ apre i battenti: da quindici anni la Cooperativa Sociale Olinda lavora per trasformare quella che era un’istituzione totale in un luogo di incontro, di abbattimento di barriere mentali, di libertà.
19. A NEW DAY HAS COM: Italia/Qatar/Svezia, 2010, 54’, regia di Emiliano Sacchetti
Un racconto corale che parte dall’Iraq e dalla Siria per arrivare in Italia e in Svezia, seguendo le vicende di alcune famiglie Palestinesi costrette ad abbandonare l’Iraq all’indomani della caduta di Saddam Hussein. Una storia di sradicamento e quotidiana lotta per la sopravvivenza del popolo Palestinese.
20. PESAMI L’ANIMA: Italia, 2010, 30’, regia di Teresa Iaropoli
Quattro donne – una modella oversize, una ex atleta nazionale, una modella di Botero e un’artista – quattro storie sul complesso percorso di riconciliazione con il proprio corpo, divenuto in passato un campo di battaglia dove sfogare la non-accettazione di sè.
21. IL VALZER DELLO ZECCHINO: Italia, 2010, 60’, regia di Vito Palmieri
Tre bambini di diversa provenienza si preparano a partecipare ad una famosa competizione canora italiana: lo Zecchino d’oro. Tre famiglie che rappresentano uno spaccato dell’Italia di oggi.
22. NUN ME MOVO: Italia, 2011, 20’, regia di Cristiano Regina, Sara Regina
Terza età, solitudine, cooperazione: la vita di Clementina e Immacolata, due sorelle ottantenni, che da sempre vivono insieme a Napoli, ripresa nei piccoli gesti quotidiani, attraverso una resa fedele dei suoni naturali, della struttura e della durata degli eventi.
23. CON LE RUOTE PER TERRA: Italia, 2010, 70’, regia di Andrea Boretti, Carlo Prevosti
La storia della partecipazione della Nazionale di basket in carrozzina under 22 ai Campionati Europei del 2010 di Seveso (Milano). Le dinamiche di gruppo, la voglia di vincere e i trascorsi personali si mischiano nella corsa verso il titolo.
24. IL PAESE DEI BRONZI: Italia, 2010, 41’, regia di Vincenzo Caricari
Riace, il paese famoso per il ritrovamento dei Bronzi, salvato dagli immigrati. Nel 1998 a Riace approda un barcone con 300 curdi. Da allora è in atto un progetto di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Un nuovo modello: cogliere questi “arrivi” come un’opportunità per ripopolare il vecchio borgo, spopolato dall’emigrazione.
25. PASOLINI, L’INCONTRO: Italia, 2011, 36’, regia di Pasqualino Suppa
Un viaggio in Italia ispirato dalla poesia e dalle suggestioni di Pier Paolo Pasolini. Il documentario è stato girato durante le prime tre date (Trieste, Roma, Bologna) dell’omonimo spettacolo a cura della band di Pordenone, Tre Allegri Ragazzi Morti: una performance di musica, registrazioni vocali di Pasolini e disegno/pittura dal vivo.
26. AMÈN: Italia, 2010, 20’, regia di Stefano Cattini
Inchiesta sulla deriva envagelica-pentecostale nella fede della comunità sinti di Reggio Emilia: un potente strumento di rafforzamento identitario, che vissuto con modalità viscerali e coinvolgenti, trasforma radicalmente le loro abitudini di vita.
27. HARRAGUANTANAMO: Italia, 2011, 5’, regia di Giulia Bondi, Ilyess Ben Chouikha
Il viaggio da harraga, clandestino, di Ilyess, 30 anni, originario di Zarzis (Tunisia) documentato in 70 fotografie scattate col cellulare tra il 28 marzo e il 17 aprile 2011. Dalla traversata a Lampedusa, tra emergenza e accoglienza, fino a una tendopoli dove ha vissuto per 13 giorni.
28. OLD CINEMA – BOLOGNA MELODRAMA: Italia, 2011, 60’, regia di Davide Rizzo
La storia di Bologna dal dopoguerra ad oggi attraverso la storia delle sue sale cinematografiche. Un’indagine sul legame che intercorre tuttora tra l’arte cinematografica e la comunità più anziana della città, testimone degli eventi più importanti del XX secolo.
29. SORELLE D’ITALIA: Italia, 2011, 78’, regia di Lorenzo Buccella, Vito Robbiani
Un viaggio nell’universo femminile lungo l’Italia di Berlusconi. Da Nord a Sud, 101 donne, incontrate casualmente per strada nei centri storici di varie città, raccontano chi è per loro Silvio Berlusconi.
30. DI LOTTA SI VIVE: Italia, 2011, 58’, regia di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile, Umberto Migliaccio
Giovanna, Agostino e Tina hanno incominciato a lottare da giovanissimi sotto la dittatura fascista, continuando durante la Resistenza e proseguendo nelle tante battaglie sociali e politiche del dopoguerra, giorno dopo giorno, fino ad oggi. Di lotta si vive, nonostante tutto.

Nella foto: A new day has com di Emiliano Sacchetti