Adama è libera

L.M. - 29 Novembre 2011
Adama, la donna senegalese rinchiusa nel Cie di Bologna dopo aver denunciato le violenze subite dal suo ex compagno, è stata liberata ieri sera. Su ordine della Procura di Forlì, è stata rilasciata in base all’articolo 18 della legge Bossi-Fini, che prevede il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale. L’associazione Migranda aveva lanciato un appello on line per la sua immediata liberazione, a cui questo blog ha aderito insieme a tante altre realtà della società civile.

Così ha commentato l’associazione Migranda alla notizia della liberazione di Adama ieri sera: “Stasera dal Cie di via Mattei è uscita una migrante che per tre mesi è stata imprigionata senza alcuna colpa, come d’altra parte del tutto immotivata continua a essere la detenzione di tutti gli altri migranti in tutti gli altri Cie d’Italia e d’Europa. Stasera però noi possiamo dire: Adama è libera! Abbiamo potuto riabbracciare e accompagnare in un luogo sicuro una donna colpita prima dalla violenza di un uomo e poi da quella delle istituzioni. Adama è libera! Il suo coraggio e la protesta collettiva di migliaia di donne e di uomini, e ancora la presa di posizione di decine di associazioni, hanno reso possibile ciò che fino a pochi giorni fa sembrava impossibile. Adama è libera! La brezza fresca e impetuosa della nostra rivolta ha aperto per una volta la porta di quel luogo inutile e brutale che è il Cie. Ci sarà tempo nei prossimi giorni per altre considerazioni. Ora, ciò che importa, è che Adama è libera e può prendere in mano la sua libertà”.