Tunisini scomparsi, presidio e sciopero della fame per ritrovarli

L.M. - 9 Febbraio 2012
E’ quanto si apprestano a fare, sotto il consolato di Palermo, alcuni membri della comunità tunisina e alcuni familiari dei ‘migranti desaparecidos’. “Vogliamo che il nostro Governo ci consegni le impronte digitali”
ATTUALITA’. Un presidio e uno sciopero della fame per ritrovare i tunisini scomparsi. E’ quanto si apprestano a fare alcuni membri della comunità tunisina nell’ottica di far luce sulla questione delle decine di migranti tunisini che, partiti la scorsa primavera dalle coste del nord Africa verso Lampedusa, sono svaniti nel nulla. Sono circa 500 quelli di cui non c’è più traccia.
Molto di loro, probabilmente, saranno rimasti vittime del Mediterraneo, ma sono almeno venti quelli che sono stati avvistati dai familiari a Lampedusa attraverso vari servizi televisivi.  Domattina, pertanto, la comunità tunisina e alcuni familiari dei ragazzi scomparsi daranno avvio a un presidio no stop sotto il consolato tunisino per chiedere al governo della Tunisia di “consegnare allo Stato italiano le impronte digitali dei tunisini che risultano scomparsi”. Ciò consentirebbe al Governo italiano di incrociare le impronte fornite dalla Tunisia con quelle rilevate agli ospiti dei Cie, nell’ottica di verificare se qualcuno di questi tunisini desaparecidos si trovi all’interno dei centri di identificazione ed espulsione. La Tunisia non sembra però disposta a scendere a patti su questo fronte in quanto teme di creare un insidioso precedente che possa dar avvio a procedure più rapide sui riconoscimenti necessari alle espulsioni. “Se il governo tunisino non verrà incontro alle nostre richieste – spiega Rebecca Kraiem della comunità tunisina – inizierò da lunedì uno sciopero della fame, che potrebbe coinvolgere anche alcuni familiari dei ragazzi scomparsi”.
di Redattore Sociale

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