Bologna. Al Transeuropa Festival per cercare un’alternativa ai Cie

L.M. - 3 Maggio 2012
I Centri di identificazione ed espulsione e la condizione dei migranti al centro dell’iniziativa che dal 9 al 13 maggio si svolgerà in 14 città europee, tra cui Bologna. In programma l’intervento di Cecile Kyenge e della campagna “LasciateCIEntrare
Quali alternative ai Cie: evento Facebook
BOLOGNA. Multiculturalità, partecipazione dal basso, società cosmopolita, Cie. Ecco alcuni dei temi su cui ruota il Transeuropa Festival, il primo festival transnazionale di cultura, arte e politica.
Saranno 14 le città europee a prendere parte a questa terza edizione, tra cui Bologna, che dal 2010 partecipa al Festival: Amsterdam, Barcellona, Belgrado, Berlino, Cluj-Napoca, Londra, Lublino, Parigi, Praga, Roma, Sofia, Varsavia.
Gli organizzatori però tengono a precisare che “non si tratta di 14 festival che si svolgono in contemporanea, ma di un solo festival che si dirama nel continente, attraverso la circolazione di persone ed eventi”. L’iniziativa è promossa dall’organizzazione European Alternatives e dal Transeuropa Network. Si parte il 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, con un evento che coinvolge contemporaneamente tutte le città partecipanti: una camminata attraverso i luoghi della migrazione, delle differenze e della pluralità, per “rimappare lo spazio europeo coi passi delle persone”.
Il 10 maggio, a Bologna, il Festival si addentra in uno dei temi più controversi riguardo l’immigrazione: i Centri di identificazione ed espulsione (Cie). Nel dibattito in programma, si discuterà delle alternative ai Cie, concentrando l’attenzione sugli aspetti legislativi e costituzionali, sul possibile ruolo della stampa e sui costi di utilizzo e mantenimento dei centri di detenzione per migranti. All’interno del Festival si discuterà anche della crisi economica, con due workshop su co-working e co-housing, partendo dal ruolo dei beni comuni digitali come strumenti per la ripartenza e lo sviluppo di un Europa nuova. Obiettivo del Festival è ridisegnare la mappa dell’Europa, ripensando i modelli attuali e abbattendo le barriere, sia a livello nazionale sia nella vita quotidiana.
Ogni città coinvolta organizza le proprie iniziative in un periodo specifico, sempre nel mese di maggio, per permettere agli interessati di viaggiare attraverso l’Europa e vivere concretamente un’esperienza transnazionale. Il Festival si concluderà a Roma, il 2 e il 3 giugno, con l’incontro “Agorà”, per raccogliere le testimonianze provenienti dai vari Paesi e mantenere vivo il dialogo. Per consultare l’intero programma: http://transeuropafestival.eu/.

Redattore Sociale