Nardò, 22 arresti tra gli imprenditori agricoli. Tra i capi d'accusa la riduzione in schiavitù dei migranti

L.M. - 23 Maggio 2012
22 arresti oggi in Puglia per associazione a delinquere, riduzione in schiavitù, falso in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina NARDO’, VITTORIA CONTRO IL CAPORALATO
ATTUALITA‘. I Ros dei Carabinieri di Lecce hanno effettuato 22 arresti tra imprenditori agricoli leccesi, siciliani e alcuni immigrati coinvolti nel traffico delle braccia.
Agli arrestati sono contestati i reati di associazione per delinquere, riduzione in schiavitù, tratta di persone, falso in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Lecce e l’ordinanza di custodia cautelare è stata disposta dal gip Carlo Cazzella e dal sostituto procuratore Elsa Valeria Migliore.
“Un grazie alle forze dell’ordine” arriva da Yvan Sagnet, uno dei promotori nella scorsa estate dello sciopero dei braccianti contro i caporali e lo sfruttamento del lavoro migrante a Nardò. “E’ un momento importante ed è la conferma che lo sfruttamento del lavoro migrante nasce all’interno delle aziende agricole spesso con la complicità di immigrati compiacenti”. Gli arresti sono avvenuti mentre nella sede della Flai-CGIL Nazionale si teneva la presentazione del progetto “Gli Invisibili delle Campagne di Raccolta” coordinato proprio da Sagnet e che toccherà un po’ tutte le campagne della Puglia. 
di Gervasio Ungolo