Matrimoni senza permesso, non è più necessario andare a San Marino

L.M. - 11 Giugno 2012

Uno dei post tutt’ora più letti di Corriere Immigrazione è quello che tratta della “scappatoia” dei matrimoni a San Marino per chi è privo di permesso di soggiorno. Qualche mese fa la situazione è cambiata. Ecco gi aggiornamenti

MATRIMONIO. Nell’agosto 2011 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 116 del codice civile nella parte in cui prevedeva che per sposarsi in Italia, lo straniero debba essere in possesso di un valido titolo di soggiorno, riaprendo di fatto la possibilità ai cittadini stranieri, anche irregolari, di contrarre matrimonio. Negli ultimi due anni, l’alternativa era stata quella di sposarsi nel paese d’origine dello straniero, oppure fuori dall’Italia, per esempio presso la Repubblica di San Marino: queste possibilità sono tutt’ora valide, ma non più obbligatorie.
Adesso, di nuovo, chi desidera sposarsi in Italia, anche se non ha un permesso di soggiorno, può farlo. Vale anche per due cittadini stranieri, entrambi privi di permesso di soggiorno: possono sposarsi, se lo desiderano; oppure quando uno dei due è regolare e l’altro no.
 Gli uffici di Stato Civile dei vari comuni si sono da subito adeguati alla sentenza e accolgono le richieste di pubblicazioni per la celebrazione dei matrimoni.
Una piccola scheda tecnica:
I documenti:
 Per entrambi gli sposi è necessario un documento di identità in corso di validità (carta di identità se uno dei coniugi è cittadino italiano, altrimenti passaporto per i cittadini stranieri).
Per il coniuge straniero bisogna presentare il nulla osta al matrimonio, che attesti che la persona che vuole sposarsi non sia già sposata in base alle leggi di altri paesi e che abbia la capacità giuridica per sposarsi in Italia: questo documento viene emesso dall’anagrafe del paese di provenienza direttamente nel paese d’origine (non dal Consolato), inviato in Italia in originale, tradotto presso il Consolato e legalizzato presso la Prefettura
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E’ importante che il nulla osta contenga le indicazioni precise sulla persona – data di nascita ecc. e anche i nomi dei genitori e l’indirizzo di residenza all’estero, altrimenti verrà richiesto anche un certificato di nascita. 

Non è necessaria la residenza del cittadino straniero né altra documentazione.

 A seguito della richiesta, presentata presso l’Ufficio Stato Civile del Comune presso cui si intende sposarsi, vengono fatte le pubblicazioni che permettono, dopo 10 giorni, di celebrare il matrimonio.
Per quanto riguarda lo sposo o la sposa privo/a di permesso di soggiorno e quindi di fatto irregolare in Italia, è bene prestare attenzione a due cose:
1 – Sono stati segnalati diversi casi, tra il 2006 e il 2009, di persone fermate direttamente in Comune dopo essere state a fare la richiesta di pubblicazioni o anche il giorno del matrimonio, quindi è bene tenere presente questo rischio.
2 – Nel caso l’altro coniuge sia cittadino italiano, cosa che dà diritto al permesso di soggiorno per lo straniero a seguito del matrimonio, verificare con la Questura che il permesso di soggiorno sarà effettivamente rilasciato anche in presenza di ingresso irregolare sul territorio italiano, precedenti fogli di via, denunce o condanne per piccoli o grandi reati.

Cristina Sebastiani