Praesidium: continuano le attività di assistenza ai migranti sbarcati sulle coste italiane

L.M. - 13 Luglio 2012
L’OIM Roma, insieme a UNHCR, Save the Children e Croce Rossa italiana, hanno firmato questa settimana con il Ministero dell’Interno il rinnovo della convenzione Praesidium, attiva fino a dicembre 2012
ATTUALITA‘. Avviate a Lampedusa nel 2006 dal Ministero dell’Interno ed estese negli anni successivi anche alla Sicilia, alla Puglia e alla Calabria, le attività di Praesidium sono state caratterizzate da un modello d’intervento multi agenzia, che ha permesso alle organizzazioni partner di assistere e individuare le diverse categorie di migranti giunti in Italia via mare, con un’attenzione particolare ai gruppi vulnerabili.
“In questi anni abbiamo assistito migliaia di migranti sbarcati sulle coste italiane e operato azioni di monitoraggio nei CIE e nei Cara di Sicilia e Puglia”, spiega José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM. “Se però siamo a conoscenza del numero di coloro che in questi anni sono giunti in Italia, non siamo in grado di quantificare l’altissimo numero di coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta e che hanno trovato la morte in mare”.
“L’ennesima tragedia che qualche giorno fa ha causato la morte di 54 migranti eritrei”, sottolinea il direttore OIM, “conferma come sia necessario tutte le barche di migranti che partono dalle coste del nord Africa siano automaticamente considerate imbarcazioni in difficoltà e quindi bisognose di assistenza. In tal senso invitiamo il governo italiano a facilitare le operazioni di sbarco e a non creare impedimenti burocratici – se non penali – a marinai e pescherecci che, temendo di essere accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina o del sequestro delle proprie imbarcazioni, potrebbero avere esitazioni nel soccorrere eventuali barche in pericolo.”
“Così come previsto dal diritto della navigazione le persone soccorse dovrebbero essere poi accompagnate presso il primo porto sicuro”, conclude Oropeza, “Proprio per questa ragione appare sempre più necessario che l’ordinanza che dichiara Lampedusa porto “non sicuro” venga al più presto revocata.” Dall’inizio dell’anno i migranti giunti via mare sulle coste italiane sono sono stati oltre 3500, di cui circa 800 in Puglia, 700 in Calabria e 2000 in Sicilia.