African Summer School/1

Guardare il mondo dal lato dell’Africa

- 1 Giugno 2013

A Verona, dal 4 al 10 agosto, si studia geostrategia africana. Per capire cosa si muove e cambia in questa parte del pianeta.

Concorrere alla creazione di una più realistica immagine del continente africano e promuovere una nuova imprenditorialità giovanile e multiculturale, informata e consapevole delle grandi potenzialità dell’Africa. È lo scopo dichiarato dell’African Summer School ideata da Jean Paul Pougala, economista e imprenditore italocamerunese, in collaborazione con l’associazione African Friends, e che potrà accogliere fino a un massimo di 50 studenti (il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 6 giugno).
L’espressione geostrategia africana è stata coniata da Pougala e fa riferimento, appunto, all’opportunità e alla necessità di cambiare sguardo goestrategico dall’Africa e sull’Africa, un continente che sarebbe stato dirottato in direzione opposta a quella della storia mondiale dal sistema governante, interessato alle sue ricchezze ma non al suo futuro.
Per cambiare sguardo bisogna da un lato capire cosa è accaduto e dall’altro quali sono le reali opportunità imprenditoriali del continente. Come attestano numerosi studi (uno dei più recenti è quello dell’Ocse) l’Africa, con le sue stime di crescita, giocherà un ruolo fondamentale nelle prossime sfide dell’economia mondiale e da parte dei giovani, africani o meno, sarebbe assai sensato prepararsi per non farsi sfuggire queste opportunità.
Alla Summer School la formazione avrà un doppio aspetto: storico/filosofico e manageriale. Si parlerà degli errori strategici commessi nell’economia africana e del trasferimento delle tecnologie, ma anche di come la retorica dell’umanitarismo e quella del calcio (sì, il football!) abbiano avuto e continuino ad avere un ruolo nella colonizzazione dell’immaginario. La sera sono previste presentazioni di libri e proiezioni di film.
La Summer School ha un carattere internazionale. Pero c’è un ordine di priorità che gli organizzatori dovranno rispettare nel stilare la gradutoria finale dei 50 posti disponibili: 80% delle preferenze da assegnare agli studenti residenti in Italia e 20% a quelli provenienti da altri paesi. Si sta studiando la percentuale da destinare agli uditori liberi, italiani e internazionali. I costi di partecipazione sono contenuti: 150 euro. Facilitazioni sono previste per chi, venendo da fuori, dovrà procurarsi un alloggio.
Con un supplemento di 50 euro infatti, sarà possibile fermarsi a dormire a Villa Buri, l’edificio che ospiterà la scuola.

A sostenere l’iniziativa ci sono il Comune di Verona, l’Università di Verona, il sindacato Uil, la Fondazione Nigrizia e altri. All’inaugurazione è atteso anche il ministro dell’Integrazione Cécile Kashetu Kyenge.

Prosper Nkenfack