Cie di Milano

La Cri partecipa al bando

- 1 Giugno 2013

L’appalto è affidato con il criterio del massimo ribasso e la base d’asta è 30 euro al giorno per ciascun ospite e fino ad ora, di fronte a una somma così risibile, nessuno se l’era sentita di presentarsi. Ma adesso sembra che la Croce Rossa, ente gestore del Centro di Identificazione ed Espulsione di via Corelli fino a quest’anno, abbia deciso di farsi sotto. A dare la notizia è stato il presidente della sede provinciale di Milano, Antonio Arosio, che ha dribblato le domande insidiose e ha dichairato comunque l’intenzione di non subappaltare nessun servizio.

Il bando emanato dalla Prefettura di Milano per la gestione del Cie di via Corelli prevede un contratto triennale, non rinnovabile, che decorre dal 1 ottobre 2013. Nel caso in cui il bando vada deserto, per i primi tre mesi la gestione è affidata all’ente gestore uscente, con un compenso che non può superare quello mensile stabilito nell’ultimo contratto. Tra le clausole, è prevista una possibile rescissione se per trenta giorni i detenuti di via Corelli saranno meno di 66. Altro punto stabilito dalla Prefettura è la pubblicazione di un report bimestrale sulle prestazioni concesse dal Cie, il numero di presenze e di personale impiegato.

L’asta al massimo ribasso nasconde delle insidie, come insegnano gli altri centri d’espulsione d’Italia. Perché al risparmio sulla diaria corrisponde un taglio dei servizi. Un esempio: al Cie di Modena, gestito dal 1 luglio da L’Oasi, un consorzio di Siracusa che ha vinto la gara al massimo ribasso proponendo un prezzo di 29 euro a detenuto, i lavoratori non percepiscono lo stipendio da aprile. La Cgil di Modena denuncia che solo una mensilità fino ad oggi è stata pagata per tempo.

Fonte: Redattore Sociale