Palermo

Combattere l'esclusione col calcetto

- 9 Giugno 2013

Sport popolare in spazi pubblici: è la parola d’ordine dell’edizione 2013 di Mediterraneo Antirazzista.
«Ahmed passa la palla a Turi. Vassili tenta di fermarlo, ma Turi crossa per Bey che colpisce di testa. Giacomo, il portiere, è ben piazzato e riesce a bloccare il pericoloso tentativo». Accade da tempo – variando i nomi e il risultato – nei campi di calcio di tutto il Paese, nelle province come nei quartieri delle grandi città, ma questo non produce notizia. Eppure si tratta dell’altra faccia di un Mediterraneo nascosto.
Il Mediterraneo antirazzista è una manifestazione sportiva, artistica e culturale che ha l’obiettivo di aggregare e promuovere le relazioni interculturali tra le diverse comunità di migranti presenti sul territorio palermitano e i ragazzi dei quartieri della periferia, che proprio di strutture sportive e aggregative è carente. Da anni si sforza di abbattere quelle barriere causate da razzismo, pregiudizio e disagio sociale. Attraverso lo sport e coinvolgendo scuole, associazioni che lavorano sul territorio e famiglie si prova a contrastare la discriminazione e l’esclusione sociale. Lo sport diventa così un elemento centrale per aggregare tutti attorno a grandi temi come l’antirazzismo, la solidarietà e l’inclusione, riappropriandosi del suo ruolo educativo.
Il Mediterraneo antirazzista vede la sua prima edizione nel giugno del 2008 e prende spunto da una manifestazione più grande, quella dei Mondiali Antirazzisti. Nati nel 1997 da Progetto Ultrà – Uisp Emilia Romagna in collaborazione con Istoreco (Istituto Storico per la Resistenza) di Reggio Emilia, sono divenuti oggi un vero e proprio festival multiculturale, che coinvolge e contamina tra loro le realtà più contrastanti.
Giunto adesso alla sesta edizione, è divenuto un appuntamento fisso e atteso da tutti, e ha visto crescere sempre più i numeri delle presenze, esportando nelle ultime edizioni la propria esperienza fuori dall’isola.
Quest’anno è stato articolato in due momenti diversi: Mediterraneo Antirazzista on the road, che nel mese di maggio ha attraversato l’Italia facendo tappa a Napoli nel quartiere Scampia, a Roma al Metropoliz, (spazio di convivenza multiculturale informale), a Genova nei quartieri S. Gottardo e Molassana, infine nel centro storico e nei quartieri periferici di Palermo, e Mediterraneo Antirazzista 2013.
Quest’ultima fase è stata inaugurata, lo scorso 9 giugno, da una festa a Piazza Mediterraneo, con parata per le vie del quartiere, cene “popolari” e concerti. Piazza Mediterraneo sta nel cuore dell’Albergheria, ed è nata, nel 2011, grazie al lavoro dei Giardinieri di Santa Rosalia, che con la collaborazione della gente del quartiere, hanno ripulito e riqualificato uno spazio prima impraticabile. Dal 13 al 16 giugno invece si svolgerà, presso il Velodromo Paolo Borsellino, il torneo finale. A seguire, la sera, Festa Antirazzista e premiazione.
L’iscrizione ai tornei è gratuita. Sono circa 140 le squadre, miste o solo femminili, che si sono date appuntamento. Parteciperanno sia giocatori italiani che stranieri. Il programma prevede tornei non agonistici di: calcetto, basket 3 vs. 3, pallavolo, cricket e rugby. Inoltre ci saranno le esibizioni delle scuole di Capoeira di Palermo. Le categorie in gioco saranno quattro: pulcini, esordienti, ragazzi/e, e solo ragazze.

Il messaggio che gli organizzatori hanno voluto lanciare per questa edizione è “Sport popolare in spazio pubblico”, una campagna che mira a recuperare e riqualificare gli spazi abbandonati e lasciati al degrado, che nonostante tutto continuano ad essere un luogo d’incontro, di svago e di riferimento per tutti. Una scelta intelligente di rivitalizzare quartieri sofferenti e tradizionalmente teatro solo di episodi di cronaca nera, per restituirli ai ragazzi, migranti e autoctoni, che anche attraverso lo sport hanno l’opportunità di modificare il territorio e, forse, il proprio futuro.

Amalia Chiovaro