Roma

Ponte Galeria, liberati i due minori

- 16 Giugno 2013

Il Giudice di pace non proroga il trattenimento: se più accertamenti dell’età sono divergenti, deve prevalere la presunzione della minore età. Per l’Asgi la nuova Amministrazione Comunale deve interrompere immediatamente la procedura di seconda identificazione dei minori bengalesi accolti nelle case famiglie del Comune di Roma.
Il Giudice di pace di Roma ha rigettato la richiesta della Questura di prolungare il trattenimento dei due minori di origine bengalesi che da più di un mese si trovavano nel Cie di Ponte Galeria.
I due minori erano stati sottoposti a ben tre visite mediche, di cui due avevano decretato la loro minore età.
Ciò nonostante, i due minori erano stati (per la seconda volta) trattenuti nel Cie sulla base del discutibilissimo decreto del Giudice tutelare di Roma che aveva sancito l’infondato principio secondo cui, in caso di accertamenti medici divergenti, debba prevalere quello condotto dall’Ospedale Militare del Celio di Roma (l’unico che nel caso specifico attribuiva ai minori la maggiore età). Accogliendo le osservazioni dell’avvocato Antonello Ciervo, il Giudice di Pace ha apertamente smentito l’assunto del Giudice tutelare di Roma e ha riaffermato correttamente il principio della presunzione della minore età da riconoscersi a chiunque versi in una condizione di obiettiva incertezza, come nel caso in esame caratterizzato da più accertamenti medici divergenti.
L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione era intervenuta inviando una lettera al Tribunale per i minorenni e chiedendo più volte che venisse fermata la procedura di accertamento, ricordando che ai minori stranieri non accompagnati si applicano le norme previste dalla legge italiana in materia di assistenza e protezione dei minori, che impone alle Istituzioni pubbliche di fornire adeguata ed effettiva tutela.
L’associazione esprime soddisfazione per la decisione del Giudice di Pace di Roma e ora auspica che la nuova Amministrazione Comunale interrompa immediatamente la procedura di seconda identificazione dei minori bengalesi accolti nelle case famiglia del Comune di Roma.

Fonte: Asgi