Napoli

Non solo rifugiati

- 23 Giugno 2013

Immigrati, disoccupati, precari e studenti uniti nel chiedere diritti per tutti, soprattutto per gli stranieri. La manifestazione si è tenuta davanti alla sede della Regione Campania. Parole d’ordine “lavoro, salario garantito, permesso di soggiorno”. Hanno scelto un modo diverso, i movimenti nel capoluogo partenopeo, per ricordare la giornata del Rifugiato. Attorno ad una data si sono incontrati i soggetti del neonato movimento “19 aprile” dalla data della prima manifestazione pubblica. Si sono radunati ed erano almeno 600 per ricordare che quella giornata non riguardava solo i richiedenti asilo e rifugiati costretti ad accettare un misero lavoro al nero, ma la schiera dei disoccupati, dei precari, degli studenti, italiani e non, a cui è negato un futuro che in qualche maniera sono costretti tutti e tutte a chiedere una forma di protezione ad istituzioni che non rispondono e si dimostrano sorde. E allora, invece di dar vita all’ennesimo scontro fra ultimi e penultimi, queste forze vitali cominciano a capire e a praticare la necessità di unirsi, in nome del fatto che da questa crisi economica, sociale e culturale o si esce insieme o si è sconfitti tutti.