Saluzzo

Riprendere il percorso di accoglienza

- 23 Giugno 2013

L’11 giugno 2013 il Sindaco della città ha dato esecuzione all’ordinanza che disponeva lo sgombero dell’area dove 150 migranti che si erano accampati in attesa dell’apertura della stagione della frutta.
Il personale della Questura ha provveduto ad identificare tutti i presenti che sono risultati tutti regolari. Sono intervenuti gli operai comunali che hanno smontato i teli di plastica e portato via materassi e cartoni. Per terra sono rimaste valige, zainetti, vestiti.

Quella che poteva essere una buona prassi da esportare in altre zone d’Italia, vale a dire il percorso di accoglienza, nato dalla collaborazione tra autorità locali e associazioni per far fronte alle necessità alloggiative e sociali, dovute all’arrivo di persone in cerca di lavoro nella raccolta della frutta, si è infranto di fronte allo sconcertante e ingiustificato atteggiamento di chiusura delle autorità che hanno rifiutato le soluzioni a costo zero proposte dalle associazioni locali, disponibili a gestire direttamente un campo di accoglienza temporanea in un posteggio vicino lo stadio comunale di Saluzzo.

Di fronte a questa situazione l’Asgi: condanna fermamente le operazioni di sgombero dei migranti e il rifiuto alla collaborazione nella soluzione dell’emergenza umanitaria creatasi a causa di tale azione di forza; ricorda che tali atteggiamenti vanno comunque evitati perché in tal modo, oltre a non risolvere la situazione, si agisce a danno dei diritti umani di tutti coloro che si trovano sul territorio, lavoratori migranti inclusi, costringendo di fatto le persone a vivere in condizioni precarie inaccettabili anche dal punto di vista sanitario e rendendole facili prede di azioni di sfruttamento .

L’Asgi richiede, quindi, con forza, alle autorità preposte, di riprendere il percorso di accoglienza già in precedenza condiviso, attivando prima possibile soluzioni alternative (soluzioni facilmente reperibili e già prospettate) e rispettose dei diritti delle persone, evitando di trasformare una questione umanitaria in un problema di ordine pubblico.
Sullo stesso argomento l’Asgi aveva già inviato un comunicato per chiedere di evitare lo sgombero, chiedendo al Comune di Saluzzo di trovare soluzioni alternative nel rispetto della dignità dei migranti.

Fonte: Asgi