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I numeri aggiornati

- 27 Luglio 2013

Al 30 maggio 2013 sono presenti nelle comunità italiane 5.656 minori stranieri non accompagnati, perlopiù originari del Bangladesh (1.660), dell’Egitto (893) e dell’Albania e concentrati nelle Regioni Lazio (1.506), Sicilia (806) e Lombardia (688). Altri 1.418 minori, precedentemente accolti dalle comunità, risultano essere, alla stessa data, irreperibili. Di questi, la maggior parte sono afghani (443), egiziani (254) e somali (203). Le Regioni con il più alto numero di minori non accompagnati irreperibili sono la Sicilia (522), la Puglia (250) e la Calabria (132).
Il dato relativo alla presenze è sottostimato in quanto non comprende i minori non accompagnati comunitari (tra cui quindi anche i rumeni che prima dell’ingresso della Romania in Europa erano tra i più numerosi)(1), i minori non accompagnati che hanno chiesto protezione internazionale(2) e quelli che restano invisibili alle Istituzioni perché non accedono al sistema di protezione. Si tratta, in quest’ultimo caso, dei c.d. “minori in transito”, ragazzi, soprattutto afghani, che raggiungono le coste adriatiche, principalmente nascosti a bordo di auto e tir su traghetti provenienti dalla Grecia (Paese in cui raccontano di aver subito violenze e maltrattamenti e in cui capita anche che siano stati rinviati se rintracciati nei porti italiani) e che, fin dal loro ingresso in Italia, cercano di non essere identificati in Italia per poter più facilmente raggiungere Paesi del Nord Europa(3). Manca, dunque, una rilevazione complessiva relativamente al numero dei minori stranieri senza adulti di riferimento presenti in Italia.
Uno spaccato di questa realtà è rappresentato dai minori non accompagnati che arrivano via mare (con i c.d. “sbarchi”).
Ogni anno, secondo le statistiche ufficiali(4), sono in media circa 2.000, pari al 10-15% dei migranti in arrivo via mare.
Secondo i dati ufficiali più recenti disponibili, dall’inizio del 2013 al giorno 8 luglio risultano essere arrivati via mare sulle coste italiane 9.070 migranti di cui 799 donne e 1.424 minori, per la maggior parte (1.257) non accompagnati. Nello stesso periodo del 2012 gli arrivi via mare erano stati circa la metà sia complessivamente (4.515), che di donne (322) e minori (776, di cui 628 non accompagnati).
Così come nel 2012, anche nel 2013, la Sicilia e, in particolare, l’isola di Lampedusa, rappresenta il principale punto di approdo. Si evidenzia, tuttavia, un aumento esponenziale del numero di migranti e, in particolare, dei minori non accompagnati, arrivati via mare nella provincia di Siracusa (173 – di cui nessun minore non accompagnato – tra il 1 gennaio e l’8 luglio 2012 a fronte di 2.263 migranti di cui 329 minori non accompagnati nello stesso periodo del 2013). Si registra, invece, una considerevole diminuzione degli arrivi in Puglia, in particolare per quanto riguarda i minori non accompagnati (218 tra 1 gennaio e 8 luglio 2012 a fronte di 64 nello stesso periodo del 2013).
I principali Paesi di origine dei migranti adulti, uomini e donne, arrivati via mare sulle coste italiane dall’inizio del 2013 al giorno 8 luglio sono Eritrea (2.207) e Somalia (885), mentre tra i minori non accompagnati il gruppo più numeroso (451) proviene dall’Egitto. Rispetto all’anno precedente si rileva un incremento considerevole dei minori non accompagnati eritrei (176 dall’inizio del 2013 all’8 luglio, 2 nello stesso periodo del 2012), egiziani (da 188 a 451) e somali (da 148 a 237) ed una diminuzione dei minori non accompagnati arrivati via mare afghani (da 199 a 109). Anche il numero dei migranti siriani – e in particolare dei minori non accompagnati – in arrivo via mare è in aumento (erano 80, di cui 1 minore non accompagnato, dal 1 gennaio all’8 luglio del 2012 e 696 di cui 91 minori non accompagnati nello stesso periodo del 2013).

Fonte: Save the Children