Verba manent/2

Cara Cécile Kyenge

- 28 Luglio 2013

Un’italiana non italiana scrive al ministro dell’Integrazione. Per chiederle «se mai le fosse venuto il dubbio» di non lasciare il suo incarico.

«Le scrivo questa lettera per chiederle, se mai le fosse venuto il dubbio, di restare in sella al suo ministero. Lei ci sta mostrando l’Italia di domani». Comincia così la lettera che Liza Suamino ha scritto dopo aver letto l‘intervento di Igiaba Scego della scorsa settimana e aver saputo dell’inqualificabile lancio di banane a Cervia. È una delle tante lettere di questo tenore che abbiamo ricevuto in questi giorni.

«Mi chiamo Liza, mio padre è originario dell’Angola, mia madre della Repubblica Democratica del Congo. Io sono nata e cresciuta in Italia ma non ho ancora la cittadinanza. Sono un’italiana non italiana e ho raccontato la mia storia, attraverso Corriere Immigrazione, qualche settimana fa. Come tutti guardo i telegiornali, sono iscritta ai social, ascolto la gente, e da tempo mi sono resa conto della mentalità arretrata e xenofoba che aleggia sulla nostra società. Per quanto io possa amare l’Italia e sentirmici a casa, non posso che constatare che è un paese in cui essere visibilmente “diversi” non é una cosa facile. Io provo molto rispetto per la sua dignità e la sua capacità a affrontare insulti, attachi e critiche pubblici e su tutti i fronti; credo che sarebbe più facile e accettabile se si trattasse di critiche costruttive, rivolte alla Sua opera in quanto Ministro, in quanto figura pubblica magari, ma questo tipo di insulti che come obiettivo hanno solo quello di offendere e umiliare, sono inammissibili e assurdi. Ammiro la Sua capacità a rispondere e difendersi senza perdere il sangue freddo, e soprattutto senza attaccare: Le esprimo tutto il mio rispetto.

Con tutto il mio ottimismo sono assolutamente convinta che la sua nomina, oltre a essere un evento storico, segna l’inizio di una nuova epoca nella società italiana: non so, e sinceramente non credo l’Italia sia pronta a eleggere una persona di origini straniere, però io so che la Sua presenza nel governo mostra chiamaramente che questo è il mondo di domani, e questa è la realtà; il meticciato non solo è una verità del presente, ma è necessario per l’arricchimento dei paesi di tutto il mondo, non solo a livello economico, ma anche a livello culturale e personale. Inoltre per noi, italiani figli di immigrati, la Sua nomina rappresenta speranza e ambizione. Ci diciamo che forse adesso anche per noi c’è un futuro qui in Italia per diventare grandi persone e collaborare attivamente per la società italiana. Grazie.

La prego di non cedere alle pressioni, agli insulti, alle avversità, ma di continuare la Sua opera con la sua filosofia del dialogo e con determinazione. Ho notato che ciò che contradistingue le persone che cambiano il corso della storia è la capacità di seguire i propri obiettivi malgrado tutto, soprattutto quando ciò è nell’interesse generale, e non solo di una parte. Il suo impegno non è solo per gli extracomunitari, come i suoi detrattori cercano di far credere, ma per la crescita e l’evoluzione di tutta la società, e poi alla fine se si analizza bene, gli occhi di tutto il mondo osservano, e credo che avranno molto da imparare da Lei. E la storia lo confermerà.

Liza Suamino