Sportello migranti

Le quote ingresso per formazione

- 1 Settembre 2013

Il quesito: sono un imprenditore pakistano e lavoro in partenariato con un’azienda italiana per l’import-export di prodotti alimentari – avrei necessità di venire in Italia per sei mesi di formazione presso l’azienda partner e ho saputo che si sono appena aperte le nuove quote di ingresso, come si attiva la procedura?

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 26 luglio 2013 del Ministero del Lavoro per la determinazione del contingente annuale 2013, relativo all’ingresso di cittadini stranieri per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini formativi, che stabilisce la possibilità di ingresso a 10.000 persone provenienti da paesi extracomunitari

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-08-26&atto.codiceRedazionale=13A07121&elenco30giorni=false

Per ottenere il visto d’ingresso, il cittadino straniero dovrà presentare al consolato italiano la documentazione relativa al corso di formazione o il progetto di tirocinio, che deve essere approvato dall’ufficio regionale competente.
Una volta qui avrà un permesso di soggiorno per studio, che potrà convertire in un permesso per lavoro se al termine della formazione troverà un’occupazione.

Come si fa a chiedere il visto per formazione.
Il progetto di tirocinio prevede una convenzione tra alcuni soggetti:
1. l’azienda ospitante
2. il Soggetto Promotore (centri, agenzie e sezioni circoscrizionali per l’impiego o enti che si occupino di obiettivi analoghi ; istituti ed università che rilascino titoli accademici (gli enti possono essere statali e non statali); provveditorati agli studi; organismi scolastici (statali e non statali) che rilascino titoli di studio legalmente riconosciuti; enti pubblici o a partecipazione pubblica che si occupino della formazione professionale e dell’orientamento al lavoro; enti che offrano servizi di inserimento lavorativo per disabili; organismi formativi privati, senza fini di lucro se autorizzati dalla regione ; le comunità terapeutiche e cooperative sociali; associazioni sindacali di lavoratori o di datori di lavoro)
3. il tirocinante
L’azienda ospitante si rivolgerò prima di tutto ad un Soggetto Promotore, presentando il progetto di formazione o di tirocinio; dopodichè il Soggetto Promotore presenterà richiesta di approvazione presso il competente UFFICIO TIROCINI della Regione e una volta ottenuto il nulla osta rilascerà al tirocinante la documentazione che questi dovrà presentare all’Ufficio Visti del Consolato italiano nel suo paese al fine di ottenere il visto di ingresso.

Di seguito un link utile per avere informazioni più dettagliate per i tirocini presso aziende in regione Lombardia
http://www.lavoro.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_IFL%2FDetail&cid=1213353952114&pagename=DG_IFLWrapper

Cristina Sebastiani