Sportello Migranti

L'amico siriano

- 8 Settembre 2013

C’è un modo per tirar via dalla guerra un amico? Una lettera ci mette davanti a una questione molto attuale.

Ciao, sono Alessandra e vi scrivo per chiedere informazioni su come sia possibile far arrivare in italia in modo legale un amico siriano e famiglia. Forse è una domanda senza risposta. Ma c’è uno status di profughi o rifugiati per loro? Oppure l’unico modo è arrivare in modo illegale via mare? C’è un ente o un’associazione che si occupa di questo o che può dare informazioni?
Grazie 1000 per farmi sapere.

Cara Alessandra, il decreto legislativo 28 gennaio 2008 n. 25 stabilisce, all’art. 6, che «la domanda di protezione internazionale [cioè di asilo politico] è presentata personalmente dal richiedente presso l’ufficio di polizia di frontiera all’atto dell’ingresso nel territorio nazionale o presso l’ufficio della questura competente in base al luogo di dimora del richiedente».
Questa norma stabilisce cioè che solo la polizia di frontiera o la Questura (e non anche l’Ambasciata italiana all’estero, ad esempio) sono abilitate a ricevere una domanda di “protezione internazionale”. Dunque, seguendo questa interpretazione – fatta propria dal Ministero degli Esteri nel recentissimo caso di Snowden – un cittadino siriano intenzionato a chiedere asilo non può presentarsi alla Rappresentanza diplomatica italiana per chiedere un visto di ingresso: deve entrare nel territorio nazionale, e quindi chiedere asilo alla polizia di frontiera.
Ti ricordiamo comunque che, ai sensi dell’art. 7 dello stesso decreto, chi presenta domanda di protezione ha diritto a rimanere in Italia, almeno fino alla decisione delle autorità competenti. Una volta giunto sul territorio nazionale, dunque, l’amico siriano non sarebbe irregolare, ma otterrebbe un permesso di soggiorno.
Mentre non è possibile chiedere un “visto di ingresso per asilo politico”, si può valutare la possibilità di far entrare regolarmente l’amico siriano (e ovviamente la sua famiglia) in altri modi: una volta entrato in Italia regolarmente, a qualsiasi titolo e con qualsiasi visto (sia esso per studio, per tirocinio, per turismo, per motivi familiari o altro), l’amico siriano può comunque presentare la sua domanda di asilo.
Per individuare le strade migliori da seguire, è però opportuno capire bene la situazione specifica, e come immagini è difficile farlo via email. Ti suggeriamo perciò di rivolgerti a uno dei tanti servizi di consulenza in materia di immigrazione e asilo, che esistono un po’ ovunque sul terrritorio nazionale. Per trovare quello più vicino alla tua città puoi far riferimento a questa mappa:
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/legal-point/

Il succo della nostra risposta è che no, non c’è un modo rapido e lineare per portare via una persona dalla guerra. Anche se si tratta di un amico. Anche se il suo Paese è in fiamme.

(La risposta è stata elaborata da Sergio Bontempelli e Cristina Sebastiani)