Comicità involontaria

Siamo… alla frutta

- 8 Settembre 2013

Locandina giornale: "guerra per i mirtilli"

In Toscana sarebbe scoppiata una nuova “guerra con gli stranieri”. Oggetto del contendere, i mirtilli…

È scoppiata la guerra. Giovedì scorso, il 5 settembre. Proprio così. Ma come, Obama ha già bombardato la Siria? Non si era impegnato a consultare il Congresso? E chi ha sganciato la prima bomba? Calma. Nessun bombardamento a Damasco. Non il 5 settembre, almeno. Perché quella in Siria è (sarebbe) una guerra un po’ tradizionale, dice che la fanno per il petrolio e per i gasdotti, per il controllo geopolitico dell’area mediorientale, per indebolire Assad che – dice – è amico di Putin. Roba vecchia, superata. La guerra, quella vera, è altrove. Si combatte – pensate – sulla Montagna Pistoiese, nel versante toscano dell’Appennino. E la posta in gioco non è il petrolio, ma un bene alimentare di prima necessità: i mirtilli.

A ragguagliarci sul tema è il quotidiano fiorentino La Nazione, la cui edizione pistoiese spara un bel titolo a furor di locandina: «Raccolta mirtilli, scoppia la guerra con gli stranieri». Dunque, non si tratterebbe di un conflitto qualsiasi, ma di un vero e proprio scontro di civiltà: una guerra etnica, italiani contro stranieri. Per i mirtilli. La balcanizzazione della marmellata, potremmo dire.

Per saperne di più, bisogna comprare l’edizione cartacea del quotidiano: un paginone intero è dedicato a questo dramma appenninico, che si sta consumando nel silenzio (colpevole) dell’intera comunità internazionale.

«Montanari contro stranieri», dice il titolo del pezzo (prendete nota: un montanaro non può essere straniero, e viceversa). «Tutto nasce», ci spiega l’articolo, «dall’invasione di raccoglitori di frutti di bosco stranieri: albanesi e stranieri in particolare». Ecco, gli stranieri coinvolti sarebbero di varie nazionalità, ma «in particolare» albanesi e stranieri. Il concetto degli stranieri che sarebbero «in particolare stranieri» fa venire un po’ le vertigini, ma non abbiamo tempo di attardarci, gli eventi incalzano.

Il Corpo Forestale informa che «vi sarebbero conferme di queste presenze». E tuttavia, aggiunge il cronista, «come queste persone siano arrivate, dove abitino e cosa facciano la sera, è uno dei misteri meglio custoditi dalla montagna». Abbiamo a che fare quindi con un nemico invisibile, una specie di “abominevole straniero delle nevi”, e c’è da aver paura davvero.

Le forze dell’ordine si stanno muovendo, dice ancora il cronista, e nelle ultime settimane hanno controllato cinquanta persone: di queste, ben tre sono state multate, cosa che dimostra il dilagare incontrollabile dell’abusivismo. Intanto, i residenti denunciano «l’invasione dei cercatori» che «saccheggiano i nostri mirtilli». La marmellata è a rischio, e con essa la pace. Chiamate Obama. Convocate l’Onu.

Sergio Bontempelli

 

Locandina La Nazione: "Raccolta mirtilli, scoppia la guerra con gli stranieri"