Castelnuovo Scrivia

Tutto fermo, o quasi

- 8 Settembre 2013

Risale all’incirca a un anno fa la protesta dei lavoratori immigrati della ditta Lazzaro (ricordate?). A distanza di 12 mesi ecco cosa è successo.

Finalmente, le vertenze sindacali e le cause di lavoro dei braccianti della Lazzaro Bruno di Castelnuovo Scrivia sono state tutte depositate presso il tribunale di Tortona e fissate le prossime udienze a partire dal 21 settembre – ci sono lavoratori che devono recuperare somme di 20-30-40 mila euro! – mentre nulla si sa dei licenziamenti verbali e discriminatori a suo tempo impugnati, ma che ancora attendono i ricorsi in magistratura. Le indagini della Procura della Repubblica di Torino (Pm R. Guariniello) procedono molto, ma molto lentamente… si sa che i fascicoli sono stati trasferiti presso la Procura della Repubblica di Tortona, ma nulla di più.

I lavoratori ex Lazzaro, terminati i tre mesi di ricollocazione con le borse lavoro previsti dalla Provincia di Alessandria, hanno attraversato settimane e mesi di grande difficoltà: oggi, alcuni di essi svolgono lavori agricoli, a giornata, presso aziende della zona, pochi altri lavorano nella logistica di Rivalta Scrivia, un buon numero è ancora senza un’occupazione, un gruppetto è andato a lavorare nel sud della Francia dove esiste un’economia agricola molto simile a quella castelnovese, altri ancora hanno fatto temporaneamente ritorno in Marocco. Il problema del lavoro è destinato a ripresentarsi per i più, terminati i lavori stagionali in agricoltura. Nonostante tutto, il gruppo di lavoratori non si è disperso, ma è rimasto molto coeso.

Fonte: Campagne in lotta