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Gradisca, ancora rivolte

- 23 Settembre 2013

Non si arrestano le proteste a Gradisca d’Isonzo. Venerdì notte l’ennesima esplosione di violenza. Uno dei trattenuti pare stia da tempo reclamando per ottenere il rimpatrio e i suoi compagni, stanchi dei rinvii, hanno deciso di sostenerlo salendo sui tetti del centro ricavato dall’ex caserma Ugo Polonio. Le forze dell’ordine sono intervenute lanciando lacrimogene. Durante la rivolta che ne è seguita c’è stato un tentativo di fuga: in 3 sono fuggiti, uno è stato ripreso e, a quanto pare, ha riportato ferite serie. Poco dopo, un altro tentativo di fuga, fermato a manganellate: un ferito con tre punti e un altro con contusioni varie. Gli attivisti della Tavola per la Pace, impegnatissimi nell’area, sottolineano l’urgenza della chiusura. Portare solidarietà ai migranti e agli agenti di polizia (come hanno fatto recentemente alcuni parlamentari) è un gesto apprezzabile ma non sufficiente. Per la cronaca, un operatore televisivo che voleva riprendere le immagini, è stato identificato.