Torino

Nella Casa della Sapienza

- 23 Settembre 2013

Riapre il centro culturale Italo-Arabo Dar al Hikma. Un nuovo Hammam e tante proposte interculturali.

Come afferma Sherazade nelle Mille e una notte, una città, per essere una vera città, deve avere un grande Hammam, cioè un grande Bagno pubblico, ricalcato sul modello delle Thermae romane, luogo di incontro, di relax e di svago, di uso sociale del tempo libero. Il Centro Culturale Dar al Hikma, che in arabo significa Casa della Sapienza, vuole corrispondere in modo vario e complesso alla crescente domanda di servizi culturali e sociali a Torino da parte dei numerosi associati e dalla comunità immigrata di cultura araba e mediorientale in senso più generale.

La prossima settimana riaprirà dunque il Centro Culturale Italo-Arabo Dar al Hikma che ha una duplice mission: da un lato far scoprire una modalità di approccio alla vita secondo ritmi più attenti al benessere della persona, attingendo a ciò che di meglio si può trarre da due culture diverse ma complementari come quella araba e quella italiana, contestualmente poi si vuole offrire assistenza a coloro che sono da poco tempo in Italia e che potrebbero avere bisogno di aiuto pratico e immediato per esempio grazie allo sportello assistenza immigrati Extrainforma dell’Ufficio stranieri del comune di Torino ed altri sportelli della VII Circoscrizione comunale ospitati all’interno del Centro.

Presso il Centro si troverà così un Hammam totalmente ristrutturato, luogo di benessere ma anche di incontro sociale, un ristorante che propone pranzi veloci a mezzogiorno e più sofisticati la sera con uno chef specializzato in cucina italiana e araba, una piccola caffetteria chiamata Il Caffè dei giornalisti, realizzata sul modello dei caffè orientali – gli arredi provengono infatti dal Marocco e non sono servite bevande alcoliche – e così denominata in virtù del legame con l’omonima associazione culturale di Torino, una biblioteca, l’emeroteca e una sala di lettura oltre che un’aula per lezioni e piccoli incontri specialistici…

Il centro socioculturale integrato che si inaugura a settembre ha dunque un ruolo significativo a livello cittadino per favorire la conoscenza reciproca delle differenze determinate nella comunità che vive a Torino composta da identità culturali diverse, talvolta provenienti da paesi lontani, messe finalmente a confronto in termini costruttivi di apertura, di amicizia, di volontà associativa, di scambio quotidiano. Il centro si inserisce così nella realtà culturale di Torino e provincia, del Piemonte e dell’Italia con una pluralità di attività e proposte che possano rappresentare un ponte tra realtà solo in apparenza diverse. Lavorare per una vera integrazione dello straniero nella cultura e nella società italiana e diffondere la cultura araba significa creare strumenti adatti per la comprensione corretta della cultura di provenienza dell’immigrato e occasioni di incontro e confronto costruttivo. A tal fine è stato necessario creare un ambiente idoneo per spazi e attrezzatura che fosse esteticamente accogliente e funzionale. Per i lavori di riattamento e di decorazione sono state anche utilizzate capacità artigianali tradizionali esistenti nella comunità maghrebina e rumena torinese oltre all’ottima esperienza di tecnici e esperti italiani.

L’investimento necessario per il riattamento dei locali e il rinnovo degli arredi e delle attrezzature è stato ottenuto grazie al contributo della Fondazione Reporter per il mondo.

Il Centro Dar Al Hikma è un’Associazione senza fine di lucro apolitica e areligiosa nata nel 1986 ed è costituita da un Direttivo, eletto annualmente dall’Assemblea dei soci. L’Associazione opera nella sua sede in via Fiochetto 15, a Torino, dal 1999, grazie ad un comodato ventennale del Comune di Torino. Le attività culturali e alcuni servizi sociali sono gestiti dall’Associazione Centro culturale Dar al Hikma mentre quelli di carattere gestionale, di lavoro e di produzione sono affidati alla società cooperativa Alhikma. In tal senso l’iniziativa costituisce anche una piccola ma significativa occasione di occupazione (circa 15 persone di comprovata esperienza nei rispettivi settori di destinazione e in buona parte di origine maghrebina).

Le attività in procinto di partire sono varie e articolate. Tra queste: corsi di lingua e cultura italiana per stranieri e per donne immigrate in particolare; corsi di lingua e cultura araba per bambini figli di immigrati; incontri su religioni e su problemi politici e sociali contemporanei; recital di poesia e concerti; mostre ed esposizioni.

Il percorso verso la conoscenza dell’altro e l’integrazione culturale è appena iniziato, ma al Centro Dar al Hikma tutti credono profondamente che questo passi attraverso lo scambio reciproco e l’esperienza in prima persona. Perché oltre che un vero Hammam, come diceva Sherazade, una città che si possa chiamare tale deve avere degli uomini e delle donne veri, che guardino e sentano al di là delle differenze e dei cliché.