Diritto d'Asilo

Grecia, porto insicuro

- 17 Novembre 2013

Mentre l’Unione Europea ribadisce (a parole) il proprio impegno a favore dei rifugiati siriani, i diritti di uomini e donne in fuga dal regime di Assad vengono sistematicamente violati ai confini dell’Europa. Le autorità greche respingono metodicamente e spesso con la violenza i rifugiati siriani che cercano di ottenere asilo nel Vecchio Continente. Solo nell’ultimo anno sono state circa duemila (in maggior parte siriani) le persone respinte lungo la frontiera che separa la Grecia dalla Turchia e nell’Egeo. La denuncia è contenuta in “Pushed back, l’ultimo rapporto pubblicato dall’ong tedesca Pro Asyl che ha svolto interviste a circa un centinaio di profughi respinti in Turchia.

Unità speciali di polizia sono accusate di maltrattamenti ai danni dei profughi, di detenzioni arbitrarie e di deportazioni illegali verso la Turchia. Pro Asyl punta il dito anche contro alcune unità della guardia costiera greca, accusata di aver abbandonato imbarcazioni cariche di migranti in acque territoriali turche senza curarsi della loro sicurezza. “Un gruppo di rifugiati respinti dall’isola di Farmakonisi hanno denunciato tali maltrattamenti a danni di nove rifugiati siriani che possono essere equiparati a torture”, si legge nel rapporto.