Uno scatto, una storia

Nel nome del figlio

Gianfranco Mura - 20 Novembre 2013

Uomo e mareHo scattato questa foto su una spiaggia di Dakar alcuni anni fa. Mi trovavo lì per conto di un settimanale italiano. Si tratta di un uomo che guarda il mare…… e aspetta.
Quell’uomo mi portò poi a casa sua e mi mostrò molti documenti, scritti e inviati a tutte le autorità possibili: ministri, capi di governo, autorità marittime del Senegal, della Mauritania, della Spagna.
Chiedeva notizie di suo figlio, cercava suo figlio, imbarcato su una carretta del mare, da quella spiaggia, per raggiungere le isole Canarie e quindi l'”eldorado”, l’Europa.
Ma alcuni giorni dopo la partenza arrivò la notizia di un naufragio, notizie confuse, non si trovò molto della barca e tantomeno dei corpi, credo non ci fossero superstiti.
Questo uomo non ebbe più notizie di suo figlio, al momento dello scatto erano passati 2 anni.
Io non potrò mai dimenticare gli occhi di quest’uomo, il sorriso di rara dolcezza, quando mi disse che lui avrebbe aspettato suo figlio e che suo figlio sarebbe tornato da lui perché suo figlio non era morto.
Certo forse è inutile che continui ad aspettare, suo figlio non tornerà.
Ma chi se la sente di dirglielo?
Cosa c’è di peggio nella vita della perdita di un figlio?