Lunaria

I diritti negati costano di più

- 1 Dicembre 2013

La domanda di partenza è semplice ma diretta: l’immigrazione costituisce un “rischio” per la sostenibilità del sistema economico e di welfare italiano? Il rapporto I diritti non sono un “costo”, presentato a Roma venerdì 29 novembre, parte da questa domanda per analizzare la spesa sociale pubblica italiana imputabile ai cittadini stranieri. Accogliere, includere, garantire i diritti di cittadinanza è giusto e anche conveniente per la finanza pubblica. La spesa sociale imputabile (con qualche riserva) ai cittadini stranieri e gli stanziamenti destinati alle politiche di contrasto, di accoglienza e di inclusione sociale dei migranti, secondo le stime di Lunaria, che ha realizzato il rapporto e che si basa sui dati relativi all’anno 2011, incidono complessivamente per il 2,07% sulla spesa pubblica complessiva. Se invece si restringe il campo di osservazione alle politiche più direttamente definibili “dedicate”, gli stanziamenti per le politiche di accoglienza e di inclusione sociale dei migranti rappresentano lo 0,017% della spesa pubblica complessiva rispetto allo 0,034% di incidenza degli stanziamenti destinati alle politiche del rifiuto. Dopo il recente Costi disumani in cui si sono valutati 7 anni di spese e sprechi destinate unicamente a repressione, controllo, rifiuto, Lunaria ha prodotto un ulteriore passo comparando le diverse voci di bilancio e dimostrando il costo di molte carenze. Lo Stato ha investito e investe dunque poco nel governo di un fenomeno che è ormai strutturale, ma investe anche male. Mediamente gli stanziamenti ordinari destinati alle politiche di accoglienza e di inclusione sociale dei migranti si aggirano intorno ai 123,8 milioni di euro l’anno, pari a circa la metà di quelli mediamente destinati alle politiche del rifiuto, circa 247 milioni l’anno. Per questo Lunaria, anche attraverso questa ricerca, chiede al Governo di cambiare rotta e guardare lontano: il rifiuto è disumano, costa troppo ed è inefficace. Investire nell’accoglienza, nell’inclusione sociale, nella garanzia dei diritti di cittadinanza è ciò che serve. I diritti non sono un “costo” è stato realizzato con il sostegno di Open Society Foundations. Per maggiori informazioni consultare il sito www.lunaria.org