In questo numero

Prato e Dhaka, Mandela e Sartori

Stefania Ragusa - 9 Dicembre 2013

Questa settimana dedichiamo molti articoli ai fatti di Prato. A cominciare dall’apertura: Fabio Bracci, sociologo e pratese, ci spiega come e perché la cosiddetta cinesizzazione del lavoro non possa essere considerata un’invenzione dei cinesi. Gli dà manforte Francesco Della Puppa, con un articolo in cui mostra molto bene, a partire dal cosiddetto modello Benetton, la fenomenologia della produzione post fordista. Nadia Conti, assessore all’Immigrazione di Campi Bisenzio, comune che registra un’elevata presenza cinese e un’altrettanto elevata integrazione sociale, ci affida le sue riflessioni, esistenziali e politiche, su quanto accaduto nella vicina Prato. Della Puppa, ricercatore da tempo impegnato a studiare la diaspora bangladese nel mondo, in un altro articolo ci mostra anche quanta poca distanza in fondo separi il quartiere del Macrolotto dal Rana Plaza di Dhaka, dove lo scorso aprile si è consumata una delle più grandi tragedie del lavoro della storia.
Pochi giorni fa ci ha lasciati Nelson Mandela, un grande uomo dai grandi meriti. Abbiamo scelto di ricordarlo attraverso un‘intervista, fatta dall’agenzia Misna, al direttore del più importante settimanale cattolico del Sudafrica, e con un video.
La scorsa settimana anche il politologo Giovanni Sartori ha fatto parlare di sé: per il suo ennesimo articolo avvelenato contro l’immigrazione e lo ius soli. Carlo Trombino ci spiega perché tanto accanimento non dpenda da un rimbambimento senile (come tanti credono) ma sia espressione di un pensiero lucido ancorché discutibile del nostro.
Stefano Galieni ci offre una disamina delle sette mozioni sui Cie che dovrebbero andare in discussione, alla Camera dei Deputati, la prossima settimana.
Prendendo spunto da un saggio da poco in libreria, Francesca De Luca ha prodotto un approfondimento sul cricket all’italiana e sui numerosi non cittadini di origine indiana che hanno portato al successo la nazionale azzurra di cricket. Un paradosso assai conveniente, che non sembra turbare i cultori dello ius sanguinis.
Allo scoperto, il format televisivo che abbiamo l’onore e il piacere di ospitare in questo sito, compie due anni e si accinge a festeggiare la ricorrenza con una serata-dibattito. Ilaria Sesana, per l’occasione, ha intervistato uno degli ideatori, Aliou Diop.
A Milano, allo Spazio Tadini è stata appena inaugurata una collettiva di arte contemporanea dedicata ai sogni dei migranti affogati davanti a Lampedusa. A fine gennaio la mostra si trasfrirà sull’isola frontiera d’Europa. I proventi derivati dalla vendita delle opere saranno integralmente devoluti al comune di Lampedusa.
L’osservatorio Rom-Anzi ci propone questa settimana il ritratto di un rom partigiano. Mentre, per quanto riguarda le scor-date, la scelta di questa settimana è caduta sulla strage di Erba: ricordate come tutti i media si accanirono, il giorno dopo, nei confronti di Abdel Fami Azouz Marzouk? Occhio ai Media ci segnala la gaffe incredibile che molti quotidiani nazionali hanno fatto, a proposito di Mandela, nei loro siti on line. E poi Parole Chiave, Visioni, Freschi di stampa, Agenda e le brevi, as usual.

Buona lettura e buon inizio settimana!

Stefania Ragusa
direttore@corrieredellemigrazioni.it