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Servizio civile (quasi) per tutti

- 9 Dicembre 2013

Per la prima volta, il Servizio Civile Nazionale si apre ai giovani stranieri. A seguito dell’ordinanza emessa lo scorso 19 novembre dal Tribunale di Milano, è stata decisa la riapertura del bando ai cittadini stranieri. Che avranno tempo fino alle ore 14 del 16 dicembre prossimo per presentare la candidatura. Pochi giorni, insomma per rimediare e solo in parte ad una stortura assurda. L’Asgi e l’associazione “Avvocati per niente” hanno commentato la decisione considerandola un risultato importante ma affatto risolutivo.
Le limitazioni introdotte, peraltro molto limitate, sono state comunicate solo il 4 dicembre. Potranno partecipare al bando i soli cittadini comunitari, i familiari di comunitari, i titolari di permesso per asilo politico e i titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo. Limitazioni che secondo Asgi e Apn non trovano alcun riscontro nel testo dell’ordinanza e appaiono dunque illegittime.

Tanti giovani stranieri che vivono in Italia da molti anni, spesso, non hanno avuto la possibilità di acquisire il permesso di lungo soggiorno e rimangono illegittimamente esclusi. «Si tratta di un risultato importante, ottenuto grazie a un’azione giudiziaria e alla partecipazione di molti giovani, che, con altre associazioni, si sono mobilitati attorno a questo obiettivo – è il commento di Alberto Guariso, avvocato e membro del direttivo di Asgi –. Quest’anno alcuni giovani stranieri potranno finalmente partecipare, a parità di condizione con gli italiani, a questa importante esperienza di solidarietà e di condivisione». Il ministro Cécile Kyenge ha salutato con favore la decisione del giudice, mentre dal Ministero dell’Interno è stato presentato appello contro la decisione del Tribunale di Milano, o almeno così hanno dichiarato i funzionari nell’emanare il decreto. Questo però non impedirà di procedere nello svolgimento del Servizio Civile per l’anno in corso. Secondo Guariso sarebbe il caso che ci si attenga almeno alle disposizioni del Tribunale anche per i bandi successivi, chiudendo definitivamente questa vicenda.