Arte contemporanea

I Sogni di Lampedusa

- 9 Dicembre 2013
Patrizia Zara

Patrizia Zara

L’associazione culturale Spazio Tadini il 7 dicembre ha inaugurato una mostra collettiva per ricordare le “vittime dell’immigrazione”, le persone che hanno perso la vita nella traversata del Mar Mediterraneo alle porte di Lampedusa e Linosa.

L’evento non vuole essere solo commemorativo, ma anche propositivo e di sostegno concreto ai Comuni italiani delle coste siciliane che affrontano ogni giorno la tragedia di migliaia di persone pronte a morire pur di tentare di cambiare le loro condizioni di vita. Save my Dream è un evento d’arte benefico per Lampedusa e Linosa, patrocinato dal comune di Lampedusa e Linosa.
Sono già decine gli artisti che hanno accettato di donare un loro lavoro al Comune per raccogliere fondi. Le opere raccolte rappresenteranno i “sogni” che si vogliono salvare dal naufragio. Sarà il Comune di Lampedusa e Linosa a scegliere se effettuare una vendita immediata o se dare vita a una mostra itinerante o permanente per cui i visitatori potranno, con la loro offerta, dare un sostegno economico duraturo nel tempo.

Nel 1963 Martin Luther King, al Lincoln Memorial, durante la marcia per lavoro e libertà disse: «Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo. Riteniamo queste verità di per sé evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali», ricordano Melina Scalise e Francesco Tadini, curatori della mostra. «Oggi la difesa dei diritti civili pone l’accento non tanto sulla diversità del colore della pelle, quanto sulle diversità economiche e religiose. Flussi migratori di persone disperate, in cerca di pace, in cerca di un lavoro, di condizioni migliori per far crescere i propri figli pongono ancora oggi l’importanza della difesa dei diritti umani. Questa non è solo una questione di confini, ma di valori. Ebbene Martin Luther King aveva una sogno e noi quel sogno lo uniamo a quello di tante persone che oggi lottano per una vita migliore a prescindere dal Paese di provenienza. Vogliamo che nessuno perda la visione del suo sogno, per rincorrerlo, per dare un senso alla vita, affinché il loro sogno, come quello anche di molti Italiani, in questo momento difficile per l’economia anche del nostro Paese, anneghi miseramente in mare».

Spazio Tadini non vuole far perdere la visione di questi sogni e invita gli artisti (la partecipazione sarà aperta a tutti gli artisti che desiderano aderire al progetto e agli obiettivi promossi dall’associazione Spazio Tadini) a realizzare un’opera che li raffiguri. L’opera di dimensioni 20×20 cm o 30×30 cm o 20×30 cm sarà donata al Comune di Lampedusa e Linosa con lo scopo di raccogliere denaro da utilizzare per aiutare gli immigrati.

Ogni opera rappresenta un sogno. A ciascuna è stato attribuito un titolo numerico in ordine d’arrivo: “Sogno n.1, Sogno n.2, Sogno n.3, etc.” con relativa firma dell’autore. Le opere potranno essere prenotate versando una somma pari al loro valore su SOLIDARIETÀ UNICREDIT S.P.A. Iban: IT 71V 02008 82960 000102873863 con causale e verranno consegnate dopo presentazione del versamento con causale “Solidarietà Per Lampedusa”.

Tutte le opere rimarranno esposte fino a gennaio con data da definirsi in quanto l’obiettivo è cercare di raccogliere più adesioni possibili. Finita l’esposizione, i sogni partiranno per la Sicilia. Per la cerimonia di consegna, è prevista una performance di teatro danza a cura della coreografa, I have a Dream, nonché socia di Spazio Tadini, Federicapaola Capecchi che, da sempre, attraverso il suo lavoro di ricerca coreografica, è impegnata su temi sociali.