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Gordon Parks, la storia americana

Gabriella Grasso - 23 Dicembre 2013

3.Gordon Parks, Grandi magazzini, Birmingham, Alabama, 1956Nato nel 1912 in Kansas, afroamericano, Parks si appassiona alla fotografia guardando i reportage pubblicati dalle riviste dell’epoca. Tempo qualche decennio e sarà lui il fotografo di punta (e il primo afroamericano!) della più prestigiosa di queste riviste, ovvero Life. A lanciarlo, un servizio realizzato su una gang giovanile di Harlem nel 1948.

Determinato, talentuoso e impegnato socialmente, Parks lavora senza tregua fino alla morte (nel 2006) e non rifiuta niente del XX secolo: ritrae la povertà dei ghetti, la discriminazione razziale, i lavoratori in difficoltà, ma anche grandi personaggi afroamericani come Muhammad Alì e Malcom X e le modelle bianche che posano per Vogue. Il suo sguardo è onnivoro, infaticabile, acuto. E guardandole una di seguito all’altra, le sue fotografie compongono un quadro molto speciale, e senza censure, del secolo scorso.

Con oltre 160 fotografie la mostra, presentata per la prima volta nella primavera del 2013 a Milano presso la Fondazione Forma per la Fotografia, è la prima grande retrospettiva europea dedicata al suo lavoro, alla sua profonda poesia, alla sua fotografia classica, potente e profondamente cinematografica.

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La mostra a cura di Alessandra Mauro, è accompagnata da un volume edito da Contrasto/The Gordon Parks Foundation, che raccoglie le foto più belle esposte attualmente a Roma, a Palazzo Incontro, fino al 16 febbraio. Per info www.fandangoincontro.it.