Roma

Studenti, cittadini del mondo

Corrado Giustiniani - 13 Gennaio 2014

thumbLa memoria è una miniera. Quella di Marcinelle, nella regione belga della Vallonia, dove un tempo si scavava carbone e dove, l’8 agosto del 1956, alla profondità di 1.035 metri, si sprigionò un incendio terribile, alle 8 e dieci del mattino. Più di 262 uomini di dodici diverse nazionalità morirono, ma 136, dunque oltre la metà di loro, erano italiani. Lombardi, veneti, emiliani, toscani, abruzzesi, pugliesi. Anche noi abbiamo avuto le nostre Lampedusa. In mezzo al mare (cfr. l’articolo di Marco Omizzolo Quando ad annegare eravamo noi, ndr) e nelle viscere della terra. E ricordarlo ai giovani, rammentare loro che siamo stati un paese di emigranti, con 27 milioni di connazionali che hanno abbandonato l’Italia in cento anni, a partire dal 1876, e che siamo destinati ad esserlo ancora, aiuta ad accogliere meglio chi è venuto a lavorare e a vivere insieme a noi.
È con questo spirito che l’Associazione Studenti&Cittadini, nata da una costola del Trevignano FilmFest, ha indetto un ciclo di 12 incontri in tre scuole superiori della capitale e in una di Bracciano, significativamente intitolato Cittadini del mondo. Anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha aderito all’iniziativa, e la mattina del 3 febbraio sarà al Liceo Mamiani, storico istituto del quartiere Prati, a parlare agli studenti e a rispondere alle loro domande. Cécile Kyenge, ministro dell’Integrazione, parteciperà invece all’evento finale, in data ancora da destinarsi. Si comincia lunedì prossimo, con l’ideatore e coordinatore del Dossier Statistico Immigrazione, Franco Pittau, che fornirà agli studenti del Liceo Mamiani i dati di base per comprendere il fenomeno, e lo stesso farà, venerdì 17, con gli studenti del Liceo scientifico Plinio. Dove il 22 gennaio sarà in aula magna don Mussie Zerai, l’angelo dei disperati, il prete eritreo in continuo contatto con i profughi, che proietterà anche diapositive sulle torture subite nel Sinai dai migranti in fuga dalle loro dittature. Al Plinio interverrà anche, il 28 gennaio, il demografo Antonio Golini, attuale presidente dell’Istat.
Degli 830 mila alunni stranieri, stimati per l’anno scolastico 2013-2014 (i dati ufficiali del ministero non ci sono ancora) parlerà all’Istituto Montessori Vinicio Ongini, il maggior esperto italiano di queste tematiche. Sono il 9,3 per cento del totale, ha ricordato Ongini nel giornalino preparatorio distribuito in 2.000 copie da Studenti&Cittadini per allenare gli studenti agli incontri, appartengono a 193 diverse nazionalità, ma per la metà sono nati in Italia.

Sulla rete G2, messa in piedi dai figli degli immigrati, le cosiddette seconde generazioni, si intratterrà al Mamiani il loro portavoce, Mohamed Tailmoun, lunedì 20 gennaio. E la peruviana Reyna Terrones Castro racconterà come, giunta in Italia clandestinamente, con la sua bimba di dieci anni, sia riuscita a diventare un’imprenditrice di successo, e anche vicepresidente della Confcooperative Roma. Gli imprenditori nati all’estero sono ormai quasi mezzo milione nel nostro paese. La loro è una performance clamorosa, un indice straordinario di integrazione.
Anche quest’anno gli incontri confluiranno in un documentario. Per vedere quello girato nei nove eventi del 2013, sul tema Gli anni del nostro scontento – La crisi spiegata ai ragazzi, regia di Stefano Trincia, basta andare sulla pagina Facebook Studenti&Cittadini. Si riconosceranno tanti testimonial di rilievo, intenti a dialogare con gli studenti, da Susanna Camusso, segretaria della Cgil, al direttore del Censis Giuseppe Roma. I nove incontri del 2012, primo anno di questa iniziativa, erano stati dedicati al Diritto-dovere di informare, con punte di diamante come Sabino Cassese e Stefano Rodotà.
Il rapporto tra cinema e scuola è strettissimo. Il Trevignano FilmFest, che si svolge al cinema Palma della cittadina sul Lago di Bracciano, una sala molto amata dai cinefili di Roma e dintorni, è una rassegna di film e documentari a tema: proprio il tema dibattuto, qualche mese prima, dagli studenti negli incontri con questi testimonial d’eccezione. Manco a dirlo, l’argomento su cui si svilupperà in settembre, la settimana dopo Venezia, la terza edizione del FilmFest è Cittadini del mondo, il cinema racconta le migrazioni. È in cantiere, infine, un altro documentario, affidato a Marco Leopardi, già autore del bellissimo Hair India, il viaggio di una ciocca di capelli dalla testa di povere donne indiane, rasate al tempio, alla capigliatura artificiale di ricche donne occidentali. Stavolta Leopardi parlerà dei giovani attorono al lago che sono emigrati o aspirano a diventarlo. Il lavoro sarà presentato nella piazza del comune di Trevignano, a fine maggio.

Corrado Giustiniani