Statistiche

Un mondo in movimento

- 6 Febbraio 2014

Nel 2012 più di 232 milioni di persone (circa il 3% della popolazione mondiale) hanno lasciato il proprio Paese per vivere in un’altra nazione. E nel 2040 il dato dovrebbe raddoppiare, arrivando a quota 400 milioni. Cifre che, spiega l’ultimo rapporto Caritas-Migrantes, vanno di pari passo con la crescita della popolazione a livello mondiale, ma che secondo molti studiosi sono sottostimate, perché prendono in considerazione soltanto i flussi dal Sud del mondo, senza valutare gli spostamenti interni.

Europa e Asia sono i continenti col maggior numero di migranti, con oltre 70 milioni ciascuno. L’Asia è anche la principale area di partenza, insieme all’America Latina. Circa 19 milioni di migranti asiatici hanno scelto come meta l’Europa, 16 milioni l’America del Nord e circa 3 milioni l’Oceania. Diversamente, i migranti provenienti dai paesi dell’America centrale, pari a 17 milioni, vivono nella stragrande maggioranza dei casi negli Stati Uniti, che sono anche al primo posto tra le mete di destinazione, con 45 milioni di migranti. Tra i primi dieci paesi per numero di migranti stranieri vi sono poi il Canada e l’Australia, ma anche l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.

 Dall’analisi dei flussi migratori, si evince che in metà dei 20 principali corridoi di migrazione individuati in tutto il mondo, il numero delle persone che migrano dal Sud al Nord è superiore. Secondo la classificazione della Banca Mondiale, nel 2010, i flussi Sud-Nord hanno rappresentato il 45% del totale delle migrazioni internazionali, seguiti dai flussi Sud-Sud pari al 35%, da quelli Nord-Nord pari al 17% e, infine, da quelli Nord-Sud pari al 3%.

Gli stranieri residenti in uno degli Stati membri dell’Unione europea (a gennaio 2011) sono 33,3 milioni, pari al 6,6% della popolazione dell’Ue-27. Più di un terzo (12,8 milioni di persone in totale) costituito da cittadini di un altro Stato membro dell’Ue. In termini assoluti, il numero più elevato di stranieri residenti nell’Ue si registra in Germania (7,2 milioni), Spagna (5,6 milioni), Italia (4,6 milioni), Regno Unito (4,5 milioni) e Francia (3,8 milioni).