Idoneità alloggiativa

La super tassa del comune di Bolgare

Marika Berizzi - 17 Marzo 2014

20110328_notizie__casa__cara_casaA proposito di idoneità abitativa e operazioni per rendere impossibile la vita agli stranieri. In questo paesino della bergamasca che conta circa 6 mila anime è stato toccato, recentemente, il massimo della sfrontatezza e del cinismo. Il costo dei diritti di segreteria per richiedere il certificato di Idoneità Alloggiativa è stato portato a… 500 euro! Considerando, tra l’altro, che questo certificato – come tutti gli altri – ha una validità di soli 6 mesi, appare evidente l’intento del Comune di far cassa su chi spesso si trova in situazione di difficoltà. O di spingerlo verso altri lidi.

Il sindaco, Luca Serughetti, e la giunta comunale, in data 15 gennaio, hanno proceduto a deliberare un adeguamento dei diritti di segreteria per l’anno 2014, dove spicca sopra tutte questa super tassa (notare che per il permesso di costruire le spese per i diritti sono 280 euro! Ben la metà rispetto all’Idoneità Alloggiativa). Questo è il secondo aumento che il comune effettua a questa voce: dai 30 euro, nel 2011 si è passati a 150, per poi arrivare quest’anno ai fatidici 500. Nel resto d’Italia (dintorni di Bolgare compresi) la cifra richiesta è di circa 32 euro. A esempio, il Comune di Calcinate per il rilascio del Certificato di Idoneità Alloggiativa chiede il versamento di 25 euro per i diritti di segreteria, più la marca da bollo da 16 euro, in totale 41 euro. Questo sta a significare che due persone che abitano a pochi metri di distanza, ma residenti uno a Bolgare e l’altro a Calcinate, si trovano a dover pagare cifre completamente differenti per uno stesso Certificato, 41 contro 500 euro!

Per spiegare il ritoccone, Serughetti ha detto che, negli ultimi anni, sono cresciuti i casi di delinquenza, teppismo e microcriminalità, e che questo ha comportato maggiori spese per il Comune, spese che solitamente sono addebitate a “tutti i cittadini”. Adesso la giunta ha deciso di circoscriverle, addebitandole alle “individualità extracomunitarie” che chiedono di essere iscritte all’Anagrafe Popolazione Residente. Ma la domanda è: perché se qualche teppista (italiano o straniero che sia, dato che non vi è distinzione) ha fatto qualcosa devono essere gli immigrati a doverlo pagare, dal momento che solo a loro, alla fine, è richiesto il suddetto Certificato? «Noi non obblighiamo nessuno a restare. Non siamo un centro commerciale che deve mettere nelle condizioni migliori i propri visitatori. Vogliamo solo garantire le condizioni migliori ai nostri cittadini», ha dichiarato il sindaco alla stampa. Ma si tratta di una palese violazione dell’articolo 97 della Costituzione il quale prevede “l’imparzialità dell’amministrazione”.

I deputati bergamaschi del Partito Democratico, Elena Carnevali, Giuseppe Guerini, Antonio Misiani e Giovanni Sanga, si stanno mobilitando chiedendo ai ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, come intendono agire per garantire ai cittadini stranieri residenti a Bolgare, o che intendano acquisirne l’iscrizione anagrafica, la possibilità di esercitare i propri diritti, garantiti dalla Costituzione, senza dover subire oneri spropositati da parte degli uffici dell’amministrazione comunale, dal momento che tale Certificazione è obbligatoria per tutti i cittadini di Nazionalità non Ue. L’8 marzo è stato organizzato un presidio-assemblea davanti al Comune di Bolgare per parlare di questo fatto scandaloso. Il sindacato Cub (Confederazione Unitaria di Base) chiede, inoltre, che la prassi di rilascio dei Certificati di Idoneità Alloggiativa possano nuovamente essere eseguiti dalle Asl di riferimento, considerando poi che furono le stesse Asl a stabilirne universalmente il costo di rilascio del Certificato, un costo uguale per tutti, immigrati e non, facendo riferimento al regolamento di igiene provinciale.

Marika Berizzi