Matrimoni forzati

Lo strano arresto di Shabir

- 23 Marzo 2014

Il presidente dell’Associazione dei lavoratori pakistani in Italia, sotto accusa per aver aiutato una ragazza a evitare un matrimonio forzato. Il comunicato dell’Associazione SenzaConfine.

Shabir Mohamed, presidente dell’Associazione dei lavoratori pakistani in Italia, sindacalista Cgil, membro di SenzaConfine, è sotto accusa per aver aiutato una ragazza a evitare un matrimonio forzato. Al suo rientro dal Pakistan per un periodo di ferie due giorni fa, Shabir è stato tratto in arresto dai carabinieri di Fiumicino con l’accusa di rapimento di minore e trasferito al carcere di Civitavecchia, denuncia la sua avvocata, Simonetta Crisci, di SenzaConfine. Il reato di cui è accusato: aver aiutato una ragazza pakistana di 17 anni a evitare un matrimonio forzato con un connazionale deciso dalla sua famiglia, accompagnandola in Pakistan dal ragazzo che desiderava sposare, e con il quale ha subito contratto matrimonio. Per questo la famiglia lo ha denunciato.

Shabir ha compiuto un atto coraggioso! Ha sostenuto una giovane donna nella sua ricerca di libertà e autodeterminazione, e per questo lo sosteniamo e chiediamo che sia subito rimesso in libertà! Non è accettabile che mentre a parole si dice di voler contrastare i matrimoni forzati contro la volontà delle donne, d’altro lato si perseguiti chi le sostiene nelle loro scelte di libertà!

Shabir sta ricevendo in queste ore la solidarietà di molti che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo impegno. Per anni si è battuto per ottenere verità e giustizia per le 286 vittime che ancora giacciono in fondo al mare dopo il naufragio di Porto Palo del Natale del 1996.