Unhcr

Richieste asilo in aumento nel mondo

- 31 Marzo 2014

Pubblicato il secondo rapporto Asylum Trend 2013 dell’Unhcr (Alto Commissariato dei Rifugiati delle Nazioni Unite) che analizza l’andamento delle domante d’asilo nei 44 paesi maggiormente industrializzati. Rispetto all’anno passato vi è stato un incremento del 28%. Il più alto dal 2001. Principalmente, ma non solo, a causa dalla guerra in Siria. In numeri assoluti sono 612.700 le richieste asilo presentate in America del Nord, Europa, Estremo Oriente e in Oceania. Tra i paesi d’origine l’Afghanistan non è più in testa alla “classifica”. Il suo posto è stato preso dalla Siria che è seguita dalla Federazione Russa, mentre l’Afghanistan si ritrova al terzo posto. Seguono poi Eritrea, Somalia, Irak e Pakistan.

L’Europa ha avuto un afflusso maggiore rispetto agli altri anni. La Germania continua ad essere il paese al mondo che ha il maggiore numero di domande (109.600), seguito, però a livello solo europeo, dalla Francia (60.100) e la Svezia (50.300). La Turchia, anche se sta ospitando nei campi profughi circa 640.889 persone, ha di fatto circa 44.800 richieste asilo principalmente ricevute da parte di cittadini iracheni ed afghani.

Il secondo paese al mondo per richieste asilo sono gli Stati Uniti (88.400) che però vede tra le nazionalità che maggiormente fanno domanda quella cinese. Il Canada ha invece un trend inverso in seguito al cambiamento della legge in materia. Nel resto dei paesi del Sud-Est Asiatico (Giappone e Corea del Sud) e in Australia le domande d’asilo sono in aumento.

Ogni paese ha un proprio criterio con cui concede o meno la protezione internazionale, e tra le cittadinanze a cui maggiormente viene accordata ci sono coloro che vengono da crisi e guerre in atto come: Siria, Afghanistan, Irak, Somalia ed Eritrea che attestano l’accoglimento della domanda tra il 62 e il 95 per cento dei casi. Invece, maggiori difficoltà le riscontrano chi proviene dalla Federazione Russa e dal Kossovo, i cui tassi di riconoscimento si assestano tra il 28 e il 5 per cento delle domande presentate.