Rom-anzi

Perché l’8 aprile

- 8 Aprile 2014

Si è appena conclusa la giornata dell’8 Aprile, un appuntamento di grande importanza per il mondo dei rom e dei sinti. L’8 Aprile 1971, a Londra, centinaia di attivisti rom di vari paesi, in rappresentanza delle rispettive organizzazioni nazionali, aprirono i lavori del Primo Congresso Mondiale Rom. I delegati adottarono una bandiera (verde-azzurra, con una ruota rossa al centro) e un inno: i simboli di una nuova “nazione” senza Stato, senza eserciti, dispersa tra le altre nazioni, spesso discriminata e vittima di violenze.

È per ricordare quell’evento storico che è stato istituito il “romano dive”, ossia la giornata internazionale dedicata al mondo romanì. Così, ormai da tempo l’8 Aprile è occasione di feste, dibattiti, celebrazioni e manifestazioni di tutti i tipi.

Anche quest’anno, le iniziative sono moltissime, ed è pressoché impossibile “censirle” tutte. Ci limitiamo dunque a segnalarne alcune, che hanno un rilievo più nazionale.

La Federazione Rom e Sinti insieme, in collaborazione con numerose altre sigle della galassia romanì, ha lanciato proprio in occasione del “romano dive” una campagna per il riconoscimento dei rom come minoranza linguistico-culturale (accanto alle cosiddette “minoranze linguistiche storiche”, che già godono di un riconoscimento giuridico).

La Fondazione Romanì Italia, guidata da Nazzareno Guarnieri, ha invece scelto di celebrare la giornata con una singolare iniziativa: a Trento, la campana più grande del mondo – realizzata col bronzo fuso dei cannoni della prima guerra mondiale – ha suonato cento rintocchi, mentre sul campanile è stata issata la bandiera dei rom.

Infine a Firenze, nel quartiere dell’Isolotto, si è tenuta una tavola rotonda, organizzata dalla Rete Primo Marzo, per discutere delle persecuzioni passate e presenti dei rom, ma anche delle prospettive future e delle iniziative per il contrasto alle discriminazioni.