Passpartù

Il campo è rom

- 8 Aprile 2014

tere-copiaStorie di calcio alla periferia di Roma.
Quanto può una palla contribuire alla rottura dell’isolamento dei bambini rom? È questa la domanda di fondo dell’esperienza dell’Asd Birilli, una squadra nata per gioco e che in solo un anno di vita è riuscita a strappare, con l’aiuto di un campo da calcio, decine di giovani rom dall’emarginazione della periferia romana.

In realtà il progetto nasce già quattro anni fa con la partecipazione di uno sparuto gruppo di ragazzi all’evento chiamato “Mediterraneo Antirazzista” giocato in un’altra periferia italiana, lo Zen di Palermo.
Da allora, dai campi pietrosi del Metropoliz, uno spazio abbandonato e occupato alle porte di Roma, fino all’erba sintetica del campetto Auro Bruni nel centro sociale Corto Circuito, l’Asb Birilli è cresciuta sempre più fino a permettere ai suoi giovani esordienti di raggiungere i Play-Off del Campionato esordienti dell’Acli.
Ma la bellezza di questa squadra e l’importanza di quest’esperienza travalica il semplice agonismo calcistico per chiamare in causa un processo altrettanto primario: il fondamentale processo di lotta alla marginalità e di rafforzamento dell’inclusione sociale di minoritarie fasce della popolazione recluse nelle periferie cittadine, nascoste agli occhi e ignote ai più.

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