Università di Padova

Stranieri incandidabili

- 8 Aprile 2014

Un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Giannini è stata depositata da Alessandro Zan, deputato veneto di Sel, in relazione alle recenti proteste del Consiglio degli Studenti dell’Ateneo patavino, nonché dai rappresentanti padovani del Sindacato Studenti Universitari e del C.d.A. dell’Esu, sull’impossibilità, per gli stranieri, di candidarsi negli organi dell’Ateneo e dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. I prossimi 13 e 14 maggio si svolgeranno, infatti, le elezioni delle rappresentanze studentesche negli organi dell’Università, nel Comitato per lo Sport Universitario e nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario per il biennio accademico 2014 – 2016. «La normativa nazionale che regolamenta le candidature per i rappresentanti degli studenti negli Atenei, attualmente vigente – spiega Zan – di fatto impedisce agli studenti che non siano cittadini italiani (eccezion fatta per gli studenti dichiarati rifugiati politici), in quanto non in possesso dei diritti politici – pur se regolarmente iscritti ai corsi – di candidarsi alla rappresentanza di qualunque organo dell’Università e del C.d.A. dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Una norma che risulta non solo discriminatoria, lesiva dei princìpi di eguaglianza e parità di trattamento, ma oltretutto priva di logica, visto che chi regolarmente paga le tasse universitarie e risulta essere iscritto a un corso di laurea è da considerarsi a tutti gli effetti, indipendentemente dalla nazionalità, un soggetto che vive l’Università quale parte attiva, godendo di tutti i diritti di rappresentanza e partecipazione al processo democratico di gestione e organizzazione interna dell’Ateneo». Zan, che già durante le Primarie del centro-sinistra per la candidatura a sindaco di Padova, qualche mese fa, in qualità di candidato aveva dimostrato sensibilità e attenzione alle problematiche riscontrate dagli studenti, ha chiesto dunque che il ministro Giannini si faccia promotore di una revisione di detto regolamento, in accordo con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, al fine di superarne le criticità. «Auspico – ha concluso il deputato padovano di Sinistra Ecologia e Libertà – che vengano al più presto adottate iniziative urgenti al fine di garantire a tutti gli studenti, italiani e stranieri, il diritto fondamentale a partecipare in modo attivo ed egualitario al processo democratico di rappresentanza degli organi universitari, superando ogni atteggiamento discriminatorio, inammissibile per un Paese che si definisce civile».