Passpartù

Cie, chiudeteli tutti

- 21 Maggio 2014

cie-ponte-galeria3La polizia che spara lacrimogeni all’interno degli stanzoni chiusi dei centri d’identificazione ed espulsione, i migranti detenuti che salgono fin sul tetto per far sentire la loro voce all’esterno, c’è chi, tra questi, cade perdendo la vita.
È questa la situazione nei Cie italiani al centro di un accesso dibattito tra chi vuole chiuderli definitivamente e chi invece punta ad una loro umanizzazione.

La campagna LasciateCIEntrare, insieme all’associazione friulana Tenda per la pace e i diritti, è una di quelle che lotta da anni per la chiusura di queste strutture, vere e proprie galere etniche o carceri extra ordinem, come le definiscono alcuni giuristi.
Infatti, in questi centri nei quali si viene privati della propria libertà personale e che pertanto sono paragonabili in toto a degli istituti detentivi, non si entra tra l’altro alla fine di un processo o in seguito ad atti criminali, ma per la sola colpa di non avere documenti e per inappellabile decisione di un giudice di pace lo stesso che, per intenderci, dirime le banali controversie condominiali.
A pagare le spese di questo assurdo sistema sono perciò proprio i migranti irregolari imprigionati, senza alcuna seria colpa, anche per 18 mesi, un lungo anno e mezzo.

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Ospiti della puntata:
Galadriel Revelli, Tenda per la Pace e i Diritti
Gabriella Guido, LasciateCIEntrare
Luigi Paccione, Class Action Procedimentale