Elezioni 1

LasciateCIEntrare ai candidati

- 21 Maggio 2014

Come esponenti della Campagna LasciateCIEntrare (www.lasciatecientrare.it) ci sentiamo in dovere di scrivervi a ridosso dalla scadenza elettorale che vedrà il rinnovo del Parlamento Europeo. Fra i temi di cui si è meno parlato durante questi primi accenni di campagna elettorale, sicuramente va annoverato tutto quello che riguarda la necessità di adeguare le politiche nazionali e continentali in materia di immigrazione. O meglio, ne parla, in maniera spesso distorta e strumentale, chi vuole alimentare sentimenti xenofobi ed escludenti, agitare paure per raccogliere consensi. Noi ci occupiamo prevalentemente e da almeno 3 anni di un aspetto particolare come quello della detenzione amministrativa e dell’esistenza di quelli che in Italia vengono chiamati Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie), per persone ritenute non aventi diritto di permanere nello “spazio Schengen”. Sulla base della esperienza da noi maturata, su un’ampia e variegata letteratura ormai emersa in materia, ma anche considerando i semplici e gelidi dati messi a disposizione dal Ministero dell’Interno, abbiamo tratto una conclusione estremamente netta. Il sistema dei Cie è risultato negli anni disumano, irriformabile, fallimentare – se si tiene conto delle stesse ragioni che lo hanno posto in essere – e oscenamente costoso. Abbiamo condensato in un nostro documento, presente nel sito e in maniera più dettagliata le ragioni di tali affermazioni, vi chiediamo di leggerlo e, qualora non lo abbiate ancora fatto, di trovare il tempo per documentarvi in materia. Sappiamo che in Italia attualmente si tratta di una problematica che coinvolge un numero risibile di persone, ma che è l’apice di un sistema legislativo da riformare totalmente. Sappiamo che in questa, come in altre materie, il ruolo dell’Europa e le decisioni che nei contesti continentali vengono prese, quando non incidono immediatamente sulle situazioni nazionali, possono poi condizionare scenari e cambiamenti. In ragione di ciò, prima di decidere a chi dare il nostro voto e chi sostenere in questa competizione, gradiremmo sapere chi di voi intende, se eletto, muoversi per la definitiva cancellazione di questi luoghi di detenzione. Sappiamo che per giungere alla chiusura di questi centri è necessario che si rivedano alla radice i meccanismi di ingresso e di soggiorno degli uomini e delle donne migranti che cercano l’Europa per costruirsi un progetto di vita.
In particolare, si chiede ad ogni candidato di impegnarsi per un’effettiva revisione della direttiva Ue sui rimpatri degli stranieri in situazione di soggiorno irregolare 115/2008, in modo che, come indica la stessa Commissione europea nella sua ultima comunicazione del marzo 2014, il rimpatrio non sia la sola misura nei confronti dell’immigrazione irregolare, ma sia collocato in un contesto generale di gestione realistica dei nuovi flussi migratori, dell’asilo, del soggiorno e della disciplina dell’immigrazione, inclusi la disciplina da parte di norme Ue di tutti i tipi di ingresso per lavoro (anche alla ricerca di lavoro con incontro diretto tra domanda e offerta di lavoro) e di meccanismi di regolarizzazione permanente, fino a giungere all’abrogazione in tutte le direttive del trattenimento in un centro apposito, quale misura per l’esecuzione dei rimpatri da eseguirsi con accompagnamento alla frontiera.
In quanto segmento della società civile, ci auguriamo che altre proposte, attorno alle questioni che vedano la possibilità di disegnare un continente più inclusivo, vengano poste alla vostra attenzione. Se credete, insomma, che la chiusura dei Cie e dei meccanismi di detenzione amministrativa per migranti debba essere relegata in un passato e se vorrete considerare questa come una delle vostre priorità di futuri europarlamentari, vi chiediamo di firmare questa lettera aperta.

La campagna LasciateCIEntrare
www.lasciatecientrare.it
FB Lasciatecientrare