Sbarchi

Minori non accompagnati

- 30 Maggio 2014

Circa 8.000 minori, di cui 5.000 non accompagnati, sono sbarcati nel 2013 sulle coste italiane. Molti di loro in condizioni di salute precarie perché malnutriti, oltre che sottoposti a stress emotivo. Eppure, coloro che dovrebbero prendersene cura presso i centri di accoglienza non sono formati per farlo.

A puntare l’attenzione sul problema è la Società italiana di pediatria che, nel corso del 70/o Congresso Nazionale previsto dall’11 al 14 giugno a Palermo, presenterà delle linee di indirizzo rivolte agli operatori dei centri di accoglienza, per individuare e intervenire su situazioni a rischio.

Sono migliaia i bimbi e gli adolescenti che, arrivati in Italia dopo aver attraversato lunghi percorsi migratori, vengono ospitati in centri dove sono previsti pediatri. «La gestione della loro accoglienza sanitaria si compie in modo disorganizzato, con un continuo rimpallo di responsabilità tra istituzioni locali e nazionali», spiega Rosalia Maria Da Riol, del Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato della Sip. «Sono ospitati per lunghi periodi in strutture di soccorso e prima accoglienza, prive degli standard essenziali per minori, caratterizzate da promiscuità con adulti e scarsa igiene ambientale».

Senza dimenticare le possibili malattie contratte nel Paese d’origine, prosegue, «questi bimbi al momento dello sbarco hanno uno stato di salute minato dalle dure condizioni di viaggio, ovvero traumi fisici, ustioni chimiche, colpi di sole, ipotermia, disidratazione, infezioni, denutrizione. Oltre ai traumi psichici, come stress da sradicamento, perdita di familiari e abusi». Per questo, spiega il presidente della Sip, Giovanni Corsello, «stiamo predisponendo un corso di formazione per il personale di queste strutture e interagiremo con le istituzioni, affinché Regioni e Ministero della Salute agiscano per assicurare un’assistenza sanitaria adeguata. La tutela della salute dei minori migranti – conclude – è una delle più importanti sfide della Pediatria e di tutto il Paese».

Fonte: Ansa