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Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?

- 7 Luglio 2014

«Nessuno sapeva che io non mi sentivo Angolano. Mi spiego: non l’ho mai vista l’Angola, non ho mai frequentato angolani all’infuori dei miei famigliari. Io sono un cittadino del mondo, ho sempre avuto amici senegalesi, tunisini, burkinabè, zii acquisiti nigeriani, ho sempre apprezzato il Fried rice, Feijao preto, Pondu, la pasta. Sono nato e cresciuto in Italia. Ho frequentato tutte le scuole in Italia. All’elementare sapevo a memoria la sigla di DragonBall come tutti i miei compagni italiani, come loro amavo il calcio, il Milan era ed è la mia passione, quando il tempo me lo permette seguo pure l’Olimpia. De André è italiano, Ghemon è italiano, Vasco Brondi è italiano. Il mio film preferito? La ricerca della felicità, film di un regista italiano. Ho un nome in italiano. Sogno in italiano. Quando parlo in Lingala penso in italiano. Piango in Italiano».

Scrive così Antonio Nashy Distefano, 22enne di Ravenna, nato in Italia da genitori angolani, nel suo libro Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?.

Antonio racconta di aver deciso di scrivere dopo aver vissuto una storia d’amore complicata: la madre della sua (ex) ragazza, una coetanea bianca, non vedeva di buon occhio la loro unione proprio a causa del colore della sua pelle.
E infatti in questo che non è un romanzo ma una raccolta di storie, pensieri, riflessioni, si parla molto di questioni identitarie e generazionali, oltre che di musica e, soprattutto, d’amore.

Nonostante il libro non abbia una struttura letteraria e di sicuro avrebbe avuto bisogno di un buon editing, sta suscitando grande interesse tra i coetanei dell’autore: segnale del bisogno che esiste tra i ragazzi, soprattutto quelli che si sentono italiani ma non possono facilmente esibire un documento che lo dimostri, di identificarsi nelle parole chi pensa e parla come loro.

“Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti” si può scaricare gratuitamente da amazon.it in versione ebook oppure acquistare in alcune librerie (la versione cartacea è stata prodotta dal Caffè Letterario di Ravenna e costa 12 euro). Per informazioni, questa è la pagina Facebook.