L'ingiustizia globale

I diritti a rapporto

- 16 Luglio 2014

È stato presentato in questi giorni a Roma, nella sede nazionale della Cgil, la dodicesima edizione del Rapporto sui diritti globali a cura della Associazione Societàinformazione e promosso, insieme al sindacato, da numerose realtà del terzo settore operanti nel tema dei diritti. Un bilancio del 2013 il cui contenuto è chiaro sin dal titolo del volume di questa edizione, Dopo la crisi, la crisi quindi poco spazio per notizie buone o incoraggianti. Le questioni connesse all’immigrazione sono, come ormai ogni anno, ben presenti nel rapporto, prevalentemente laddove si parla di lavoro e di sovrasfruttamento, di violazione sistematica dei diritti umani, della situazione particolare di rifugiati e richiedenti asilo. I dati offerti riguardano il 2013 e si riferiscono al continente europeo, se non ad una dimensione completamente planetaria, e parlano di crescita del lavoro forzato, della tratta e dello sfruttamento, e raccontano di un fenomeno in crescita che, a stime dell’anno precedente, coinvolge in Europa circa 900 mila persone di cui le donne rappresentano il 58%. Fenomeno tremendo quello che riguarda i minori di 16 anni, qui sono disponibili anche i dati italiani, circa 260 mila i coinvolti nel 2013, (il 5,2 della popolazione in tale fascia di età) in gran parte migranti o figli di migranti. Altrettanto critica la situazione che riguarda i profughi le cui nude cifre non solo smentiscono gli allarmi di invasione ma impongono anche di rivedere alcune vere e proprie lamentele nei confronti dell’Europa. Nel solo 2013, ad esempio, la Germania ha accolto 126 milasettecento domande di asilo, la Francia quasi 65 mila, l’Italia circa 28 mila. Questo nonostante l’Italia sia il punto di approdo per la maggior parte delle persone provenienti dalle catastrofi siriane o del Corno d’Africa. Ma sono soltanto alcuni dei dati proposti in un volume che nella sua edizione cartacea è stato pubblicato in edizione ridotta da Ediesse (anche questo è sintomo di crisi) ma che in versione informatica DVD è di ben circa 1.100 pagine. Nella presentazione, durissime critiche sono state rivolte tanto alla gestione politica della crisi che ha portato a tali risultati quanto all’assenza o alla scarsa capacità di incidere di chi cerca con il lavoro quotidiano di trovare soluzioni.